assomiglia a una tempesta
di sabbia che muta
incessantemente
la direzione del percorso.
Per evitarlo cambi l’andatura.
Per evitarlo cambi l’andatura.
E il vento cambia andatura,
per seguirti meglio.
Tu allora
Tu allora
cambi di nuovo,
e subito di nuovo
il vento cambia
per adattarsi al tuo passo.
Questo si ripete
Questo si ripete
infinite volte,
come una danza
sinistra col dio
della morte prima dell’alba.
Perchè quel vento
Perchè quel vento
non è qualcosa
che è arrivato
da lontano,
indipendente da te.
E’ qualcosa che hai dentro.
Quel vento sei tu.
Perciò l’unica cosa
Perciò l’unica cosa
che puoi fare
è entrarci,
in quel vento,
camminando dritto,
e chiudendo forte
gli occhi per
non far entrare la sabbia.
Attraversarlo,
un passo dopo l’altro.
(H. Murakami)
(H. Murakami)
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