Moltissimi ricorderanno la piccola Adelaide Ciotola, bambina onnipresente in svariati talk show televisivi al fine di raccogliere fondi utili alla propria guarigione. Dopo l'imbarazzante servizio de "Le iene" che ha smascherato la truffa ordita dalla madre di Adelaide, Luisa Pollaro, è intervenuta la giustizia che ha arrestato la donna con le accuse di truffa aggravata, falso ideologico e falso materiale in quanto la malattia che la bambina millantava non l'affliggeva nel modo più assoluto.
La sua cartella clinica era stata, infatti, falsificata per far credere che la piccola fosse affetta dalla sindrome del lobo medio, un male raro e difficilmente curabile. Con i documenti dell'istituto Gaslini di Genova, dove Adelaide era stata ricoverata per disturbi non particolarmente gravi, sottoposti a sapiente falsificazione la Pollaro era riuscita ad ottenere anche l'invalidità del 100% per la figlia. Risultano indagati anche il marito della donna nonché padre della minore, Vincenzo Ciotola, e un amico della coppia.
Il copione da recitare entro gli studi televisivi era sempre il medesimo: la creatura si prodigava nel raccontare la sua forza d'animo ed il suo ingenuo ottimismo verso il brutto male che l'affliggeva. A quel punto la madre sferrava il colpo ribadendo quanto fosse costoso l’intervento utile alla sopravvivenza della "sfortunata" effettuabile solo negli States alla modica cifra di 300 mila euro. Come non perdersi, poi, il libro-diario che la minore avrebbe scritto fra un ricovero e l'altro. Ecco uno degli accorati appelli che la madre priva di vergogna suggeriva ad Adelaide:
"Sto avendo collassi uno dietro l'altro ma non ho paura, un po' stanca ma sempre forte. So mi che mi aiuterete, aiutatemi a sostenere le mie cure. Prenotate il primo libro e anche il secondo che uscirà a dicembre e fatevi qualche donazione"
In due anni di attività la famigliola ha raccolto la cifra di 170 mila euro e si è "ritirata" a vita privata finché Le Iene non hanno fiutato la riprovevole montatura.
Quanta miseria.
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