Il mio angolo di Paradiso ♥: settembre 2024

Filippo Grazioli presenta la sua sfilata spring 25 Missioni e l'umore sembra raggiungere le stelle, l'amore per il colore e per il senso di gioia che il designer trasmette è chiaramente visibile in ogni capo. Vivere a colori è l'invito che Missoni ci propone con ogni collezione e noi non possiamo far altro che accoglierlo, infatti il colore sembra non riuscire a rimanere aderente alla silhouette. I capi sono come scolpiti, con sporgenze, curve e pieghe che emergono dal corpo. Righe, triangoli e cerchi si presentano in texture e materiali diversi. Troviamo top in 3D, maxi cappotti e minigonne con piccoli nodi si abbracciano e si combinano tra loro. L'uso innovativo di forme e tecniche che vanno oltre la bidimensionalità del tessuto piatto creano capi che giocano con il volume e la struttura. Forme geometriche che si mescolano tra loro in armonia e sovrapposizioni di tessuti di diverse densità e con trame marcate che conferiscono un senso di profondità e anche movimento. Il nero non è mai tutto nero. Lascia spazio a qualche riga di colore, che cade delicatamente lungo il corpo o sbuca senza paura da lunghi e semplici trench. Con la sfilata spring 25 di Missoni vorremmo essere tutti un po' artisti alla ricerca della tavolozza allegra di colori perfetta da indossare ogni istante.

Un Bacio Fatato

Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo

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La sfilata spring 25 Gucci gli istanti molto chiari di Sabato De Sarno 365 giorni dopo, è più lucida che mai, il primo look a scendere la scala è un completo bomber e pantalone grigio con il cavallo comodo, guanti da biker, sneakers bianche, micro bag rigida in mano. Poi arriva una camicia rossa scivolata con cura dalla spalla, abiti retti da un collier dorato per uno scollo americano mai urlato, sempre preciso, la steadycam segue le modelle che si muovono tranquille, indossano, tutti i concetti chiave della capacità di disegnare di De Sarno. Longuette di pelle con zip centrale, blazer squadrati in linea con il bacino, colletto piccolo, un foulard antico sul capo, bustier fatto solo di due coppe discrete e una gonna alta che si avvicina al seno. Il tailleur diventa un top di frange infinite e luccicanti seguito da gonna a matita, anche lo spolverino nero porta con sé il passatempo della sana noia e del ticchettio della luce sulle mille frange, questa volta anche in verde salvia, il pizzo scopre il corpo in un lime acidulo e irreale, la serafina portata su minigonne bon bon in completo crema, il bling bling richiesto dal mercato è trasmesso con calma su completi scheggiati dal luccichio. Un casual grandeur che prende forma attraverso le ossessioni il tailoring, la lingerie, la pelle, le silhouette anni '60 combinate a un’instancabile esplorazione del patrimonio del brand. È un’attitudine irriverente, le giacche, il parco gioco di Sabato De Sarno, e la sua fissa per quelle spalle e revers che stanno dove devono stare. Il trench su jeans e canottiera bianca è overloading, over largo, over SDS, over presente sempre presente . Che poi è anche da dove ha iniziato il suo viaggio da direttore creativo Sabato, e non ha paura ritornarci con chiarezza estrema.

Un Bacio Fatato