MODENA - Chiese e rocche crollate, crepe nella case, feriti, ospedali evacuati. Ecatombe nella Bassa modenese e non solo per le scosse di terremoto che nella notte hanno svegliato la popolazione e provocato danni ingenti.
Ore 10,51 – Venti battaglioni mobili dei carabinieri inviati a Modena
Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell'Emilia Romagna sono stati inviati nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni. Essi affiancheranno costantemente i carabinieri dell'Arma locale anche nelle riunioni che sono in corso di svolgimento presso le Prefetture di Modena e Ferrara, maggiormente colpite. Inviati anche contingenti di militari dei battaglioni mobili, per garantire una copertura delle aree colpite per tutti i necessari servizi di vigilanza e supporto alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza: 30 a Ferrara e 20 a Modena. Ad essi si aggiungono 2 unità cinofile che supporteranno le squadre di soccorso.
Ore 10,38
A Finale Emilia, dove una bambina di 5 anni è stata salvata dopo essere rimasta sotto le macerie, la situazione è drammatica: è crollato il tetto della cattedrale e della canonica, lo stesso vale per la torre del castello del '300. Il centro storico sembra bombardato. "Abbiamo perso la città", ha commentato a caldo il sindaco. L'accesso al centro storico di Finale Emilia. Saranno allestiti 4 punti per gli sfollati con 250 posti letto. Il bilancio è di 5 morti, quattro in provincia di Ferrara e uno nel Bolognese. Una cinquantina i feriti. Si susseguono le scosse di assestamento.
Ore 11 – A Finale notato aumento dell’acqua nei fossi prima del sisma
Prima del terremoto ci sarebbe stato un aumento del livello dell'acqua dei pozzi e dei fossi attorno a Finale Emilia, e alcune aree sarebbero state allagate dall'apertura di fontanazzi, come nel caso della via Fruttarola, all'uscita dal paese, come documentano alcune foto scattate da un agricoltore. Durante la scossa, la sensazione avuta da diversi residenti è stata come se dal terreno uscissero aria e sabbia. Altro particolare è stato l'immobilismo dei lampadari.
Ore 11 – A Finale notato aumento dell’acqua nei fossi prima del sisma
Prima del terremoto ci sarebbe stato un aumento del livello dell'acqua dei pozzi e dei fossi attorno a Finale Emilia, e alcune aree sarebbero state allagate dall'apertura di fontanazzi, come nel caso della via Fruttarola, all'uscita dal paese, come documentano alcune foto scattate da un agricoltore. Durante la scossa, la sensazione avuta da diversi residenti è stata come se dal terreno uscissero aria e sabbia. Altro particolare è stato l'immobilismo dei lampadari.
Ore 10,59 - Il primo bilancio della Provincia: scuole, ponti e strade
Accertamenti in corso in tutta l'area nord della provincia. Sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla, ed entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati, chiuso l’accesso al centro storico di Finale. Al momento non risultano feriti gravi, una cinquantina circa le persone lievemente contuse. Sono già stati evacuati l’ospedale e la casa protetta di Finale Emilia, e per via precauzionale è stato disposta anche l’evacuazione dell’ospedale di Mirandola.
Controlli anche su ponti ed edifici pubblici. Per quanto riguarda le scuole, è già stata disposta la chiusura nella giornata di lunedì per quanto riguarda i Comuni di Finale, San Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per quanto riguarda gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche.
Per quanto riguarda la viabilità è stato interrotto un tratto della strada provinciale che attraversa San Possidonio, con una deviazione, ed è stata disposta l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona a causa dell’inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.
Ore 10.56 – Bimba sotto le macerie, ma calma
"La bimba è rimasta calma, pur sommersa da una coltre di un metro e mezzo di macerie. È il papà è stato un leone per liberarle il viso e farla respirare. Poi la protezione civile ha fatto il resto". A parlare è Andrea Giovanardi, 50 anni, vicino di casa di Bartolomeo Vultaggio che ha aiutato nei primi soccorsi alla piccola Vittoria. "Barto urlava di aiutarlo – dice Giovanardi – Io ero in pigiama, mi sono vestito e, devo essere sincero, c'era una parte del tetto che penzolava e la terra che tremava di continuo. Pensavo che se fosse venuto giù il resto saremmo morti anche noi. Ma Barto si è buttato nella stanza della bimba. Poi mi ha detto che quello che penzolava era solo polistirolo, isolante del coperto. L'ho seguito. Lui chiamava Vittoria, e Vittoria rispondeva in qualche modo. Siamo riusciti a raggiungerla, a liberarle il viso, a farla respirare. Le abbiamo dato acqua. I soccorsi sono arrivati un'ora dopo, non riuscivamo a chiamarli. Un'altra ora è servita per estrarla dalle macerie. Illesa. Un miracolo. Era sul letto. Si è salvata perchè il letto era accostato alla parete".
Ore 10.56 – Bimba sotto le macerie, ma calma
"La bimba è rimasta calma, pur sommersa da una coltre di un metro e mezzo di macerie. È il papà è stato un leone per liberarle il viso e farla respirare. Poi la protezione civile ha fatto il resto". A parlare è Andrea Giovanardi, 50 anni, vicino di casa di Bartolomeo Vultaggio che ha aiutato nei primi soccorsi alla piccola Vittoria. "Barto urlava di aiutarlo – dice Giovanardi – Io ero in pigiama, mi sono vestito e, devo essere sincero, c'era una parte del tetto che penzolava e la terra che tremava di continuo. Pensavo che se fosse venuto giù il resto saremmo morti anche noi. Ma Barto si è buttato nella stanza della bimba. Poi mi ha detto che quello che penzolava era solo polistirolo, isolante del coperto. L'ho seguito. Lui chiamava Vittoria, e Vittoria rispondeva in qualche modo. Siamo riusciti a raggiungerla, a liberarle il viso, a farla respirare. Le abbiamo dato acqua. I soccorsi sono arrivati un'ora dopo, non riuscivamo a chiamarli. Un'altra ora è servita per estrarla dalle macerie. Illesa. Un miracolo. Era sul letto. Si è salvata perchè il letto era accostato alla parete".
Ore 10,54 - Scuole inagibili a Finale e Mirandola
I poli scolastici di Finale Emilia e Mirandola sono stati dichiarati inagibili a causa dei danni subiti, non ancora stimati. Nel frattempo a San Felice è arrivata la colonna della protezione civile per allestire la cucina da campo nel pressi delle scuole medie.
Ore 10,51 – Venti battaglioni mobili dei carabinieri inviati a Modena
Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell'Emilia Romagna sono stati inviati nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni. Essi affiancheranno costantemente i carabinieri dell'Arma locale anche nelle riunioni che sono in corso di svolgimento presso le Prefetture di Modena e Ferrara, maggiormente colpite. Inviati anche contingenti di militari dei battaglioni mobili, per garantire una copertura delle aree colpite per tutti i necessari servizi di vigilanza e supporto alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza: 30 a Ferrara e 20 a Modena. Ad essi si aggiungono 2 unità cinofile che supporteranno le squadre di soccorso.
Ore 10,38
Sono in corso le ricognizioni tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per verificare la completa integrità delle infrastrutture lungo le linee che attraversano le aree colpite. Al termine di queste operazioni, immediatamente avviate questa notte, se i previsti accertamenti non evidenzieranno conseguenze tali da imporre ulteriori stop, sarà riattivata la circolazione ferroviaria. Tra le 6 e le 7.15 sono state già riattivate le linee e tratte Milano-Venezia, Verona - Brennero, Verona - Poggio Rusco, Piacenza -Parma, Bologna - Prato, Padova - Occhiobello.
Ore 10.19 – Bimba salva, l'allarme parte da New York
"Mio figlio, a New York, era su Internet e ha letto del terremoto che ha colpito la Pianura Padana e in particolare la sua zona d'origine. È riuscito a parlare con noi, che invece non riuscivamo a telefonare ai soccorritori per problemi di linea. Dall'America lui è riuscito, e così i vigili del fuoco hanno salvato la piccola Vittoria". Adriano Ziosi, 64 anni, decoratore in pensione, ha raccontato racconta all'Ansa come il figlio Marcello, 34, ricercatore alla Columbia University, ha lanciato un Sos dall'altra parte dell'oceano. "È là da due anni – spiega – si occupa di studi molecolari, di tumori al cervello. Appena ha saputo del sisma, allarmato ci ha chiamati. E così i soccorsi li ha potuti allertare lui". La famiglia Ziosi abita nella villetta adiacente alla casa di Vittoria Vultaggio. La loro è rimasta illesa, crolli di suppellettili a parte, quella della bimba è rimasta devastata dal crollo della torretta secentesca che ne fa parte, di recente ristrutturata in profondità, ma che non ha retto alla fortissima scossa della notte
Ore 10.19 – Bimba salva, l'allarme parte da New York
"Mio figlio, a New York, era su Internet e ha letto del terremoto che ha colpito la Pianura Padana e in particolare la sua zona d'origine. È riuscito a parlare con noi, che invece non riuscivamo a telefonare ai soccorritori per problemi di linea. Dall'America lui è riuscito, e così i vigili del fuoco hanno salvato la piccola Vittoria". Adriano Ziosi, 64 anni, decoratore in pensione, ha raccontato racconta all'Ansa come il figlio Marcello, 34, ricercatore alla Columbia University, ha lanciato un Sos dall'altra parte dell'oceano. "È là da due anni – spiega – si occupa di studi molecolari, di tumori al cervello. Appena ha saputo del sisma, allarmato ci ha chiamati. E così i soccorsi li ha potuti allertare lui". La famiglia Ziosi abita nella villetta adiacente alla casa di Vittoria Vultaggio. La loro è rimasta illesa, crolli di suppellettili a parte, quella della bimba è rimasta devastata dal crollo della torretta secentesca che ne fa parte, di recente ristrutturata in profondità, ma che non ha retto alla fortissima scossa della notte
Ore 10 - Modena, chiusa la Ghirlandina
Chiusa per precauzione a Modena la Ghirlandina. Controlli in tutti gli edifici pubblici: scuole, stadio, uffici, ospedali. Chiuso il Tempo, sotto osservazione l'ex ospedale Sant'Agostino per la caduta di alcuni calcinacci. Chiusa anche via San Carlo per una croce che rischia di crollare. L'assessore Antonino Marino: niente danni rilevanti in città. All'ospedale di Baggiovara decine di feriti da tutta la provincia.
Arriva il prefetto Gabrielli: la macchina dei soccorsi
Arriva a Modena il prefetto Gabrielli, capo della protezione civile. Alle 12 in Prefettura a Modena la prima riunione con le autorità, poi raggiungerà Finale Emilia. L'assessore provinciale Stefano Vaccari informa: "In corso di allestimento i punti accoglienza e ristoro a Finale San Felice e Mirandola. Gia operativi a Camposanto e Medolla".
Ore 9,20 - Bimba salvata dalle macerie a Finale. La madre: "Un miracolo"
Una bambina di 5 anni è stata salvata a Finale Emilia. Era rimasta bloccata sotto le macerie. A salvarla una telefonata al 113 di Roma di un medico italiano che vive a New York, allertato da un'amica modenese. Da Roma la segnalazione è arrivata a Modena. La macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente: a trovare e salvare la minore i vigili del fuoco e gli agenti della Questura. Ora è in ospedale a Carpi per essere visitata: sta bene.
La madre, raggiunta al telefono da SkyTg24, ha raccontato: "La torre del 1300 è crollata proprio contro la nostra casa, travolgendo la camera di mia figlia. E' viva grazie a una antica trave, che ha retto. Ora siamo in pediatria a Carpi e sta bene. Un miracolo. E' rimasta due ore sotto le macerie. Grazie a tutti, ai vicini, ai vigili del fuoco e alla polizia, che l'hanno tirata fuori. Tutti si sono mobilitati".
Ore 9,18 - Nessun danno a Sassuolo. La Protezione Civile cerca volontari
Nessun danno né feriti a Sassuolo, scrive il sindaco Luca Caselli su Twitter. Sempre su Twitter l'appello della Protezione Civile di Campogalliano: "I volontari qualificati disponibili a turni pro terremotati contattino Piccinini per comunicare disponibilità e modalità". Il numero unico per l'assistenza e i soccorsi è .
Ore 9,15 - Chiese e scuole chiuse, pronti 1500 posti letto
Così l'assessore provinciale alla protezione civile Stefano Vaccari in diretta ai microfoni di SkyTg24: "Abbiamo registrato qualche decina di feriti, tanti danni anche ingenti agli edifici storici, alle chiese e ai monumenti. Finale Emilia è il comune più colpito. Ci stiamo attrezzando. Saranno allestiti circa mille posti letta dalla protezione civile della Provincia e della Regione a Finale, più altre centinaia a San Felice, Camposanto e Mirandola. Chiese e scuole per ora resteranno chiuse. Abbiamo allertato tutti i tecnici e i professionisti della provincia per aiutarci con i sopralluoghi. Occorreranno ore".
Ore 8,30
Riaperto il traffico ferroviario sugli assi Milano-Bologna e Modena-Verona. A Bologna stazione in tilt e ritardi fino a 180 minuti.
Ore 7,30 - I morti
Tre persone sono morte nel Ferrarese: una a Bondeno nel crollo di un capannone industriale, due a Sant'Agostino sotto le macerie di una fabbrica, la ceramica Sant'Agostino. Una donna donna è morta a San Pietro in Casale, nel Bolognese, probabilmente per un malore causato dallo spavento. Un'altra donna, ultracentenaria, è morta per un malore accusato subito dopo la scossa più forte in provincia di Ferrara.
Ore 7,49
Sono almeno 250 gli sfollati a Finale Emilia, dove Provincia, Comune e Protezione Civile stanno allestendo 4 punti di assistenza con 250 posti letto per la prima notte.
Ore 5-7
Sempre a Finale Emilia una persona risulta dispersa sotto le macerie di un casolare.
Vertice in Prefettura per coordinare i soccorsi e fare il primo bilancio dei danni.
L'assessore provinciale Stefano Vaccari su Twitter: Camposanto, il punto di prima accoglienza in fase di allestimento presso piazzale ex Atcm dietro la stazione ferroviaria.
Finale Emilia: punto di prima assistenza al campo sportivo.
San Felice sul Panaro: punto di prima assistenza nei pressi dalla scuola media.
A Sant'Agostino il Municipio è sventrato dalle crepe. A Mirandola danni all'ospedale, che è stato evacuato e dove sono stati sospesi i ricoveri. Evacuata anche la casa protetta. A Mirandola buchi e crepe anche nei muri del supermercato Coop Estense. A San Felice è crollata la torre del campanile. Danni agli edifici storici e alle rocche di tutta la Bassa.
A Modena il Comune inizierà alle 8 il controllo di tutti gli edifici pubblici, al momento non si segnalano danni nella città capoluogo.
Il meteo non aiuta: pioggia confermata dal pomeriggio a tutto domani.
A Medolla è crollato il campanile Camurana.
Protezione civile in strada tra la gente: state fuori dalle case fino alle 11.
Twitter è il primo strumento di informazione per i modenesi: subito partita la macchina della solidarietà. La diretta di Modenaonline #terremoto #modena.
Crollata la torre dell'orologio di Poggio Renatico.
Medolla: crepe importanti dentro la chiesa, caduta una statua dal tetto.
Tre morti e due feriti a Bondeno di Ferrara.
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