L'ultima scossa: magnitudo 4.1. Due scosse di terremoto, precedute da un boato sordo, sono state avvertite pochi minuti dopo le 18.37 a Finale Emilia, uno dei paesi già devastati dal sisma di sabato notte. Le località prossime all'epicentro sono Finale Emilia (MO), Bondeno (FE) e Sant'Agostino (FE). Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle con magnitudo 4.1.Una breve scossa di terremoto, probabilmente di assestamento, è stata avvertita anche a Sant'Agostino, nel ferrarese.
lunedì 21 maggio 2012
Terremoto in Emilia, nuove scosse ❤
ROMA - La terra continua a tremare in Emilia dove nella notte tra sabato e domenica sono morte sette persone. Alle 18.37 una nuova scossa di magnitudo 4.1 a Finale Emilia, uno dei paesi più colpiti dalsisma. Nella notte oltre cento scosse di assestamento la più forte di magnitudo 3.7. Paura tra i 4.500 sfollati che hanno dormito nelle auto. Arrivano intanto anche gli sciacalli che si fingono volontaridella Protezione civile. Proprio il sindaco di Finale nel pomeriggio aveva fatto un accorato appello: aiutateci. Monti e Cancellieri sono in viaggio per Ferrara e martedì il consiglio dei Ministri decreterà lo stato di emergenza, mentre si discute sulla riforma della Protezione civile che non prevede lo stanziamento di fondi per i terremotati. Scoppia intanto la polemica sulle fabbriche crollate che ieri hanno causato la morte di quattro operai, mentre i sindacati avvertono:economia in ginocchio, a rischio 5mila posti di lavoro(perse 200mila forme di parmigiano). Altre tre vittime sono tutte donne, morte per un malore causato dallo spavento. Si contano, infine, i danni ai monumenti (tutte le notizie sul terremoto in Emilia).
L'ultima scossa: magnitudo 4.1. Due scosse di terremoto, precedute da un boato sordo, sono state avvertite pochi minuti dopo le 18.37 a Finale Emilia, uno dei paesi già devastati dal sisma di sabato notte. Le località prossime all'epicentro sono Finale Emilia (MO), Bondeno (FE) e Sant'Agostino (FE). Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle con magnitudo 4.1.Una breve scossa di terremoto, probabilmente di assestamento, è stata avvertita anche a Sant'Agostino, nel ferrarese.
L'ultima scossa: magnitudo 4.1. Due scosse di terremoto, precedute da un boato sordo, sono state avvertite pochi minuti dopo le 18.37 a Finale Emilia, uno dei paesi già devastati dal sisma di sabato notte. Le località prossime all'epicentro sono Finale Emilia (MO), Bondeno (FE) e Sant'Agostino (FE). Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle con magnitudo 4.1.Una breve scossa di terremoto, probabilmente di assestamento, è stata avvertita anche a Sant'Agostino, nel ferrarese.
Terremoto Emilia, 4mila gli sfollati Notte di paura nelle tendopoli ❤
ROMA - Notte di paura nelle tendopoli allestite in Emilia Romagna per il tremendo terremoto che ha colpito il Nord est nella notte tra sabato e domenica scorsa. In tanti hanno dormito in macchina e nei parcheggi dei supermercati. Salgono intanto a 4mila gli sfollati.
Notte di paura per gli sfollati. Il maltempo e le temperature che a Modena e a Ferrara sono scese fino a 12 gradi non hanno aiutato gli sfollati e non aiuteranno gli uomini della Protezione civile, i Carabinieri, i vigili del fuoco e le altre forze dell'ordine che si stanno occupando incessantemente di mettere in sicurezza i cittadini nelle aree più colpite, allestendo tende, cucine da campo e punti di accoglienza.
Tra i paesi più in difficoltà ci sono Sant'Agostino, nel ferrarese, e Finale Emilia, piccolo Comune modenese il cui centro storico è stato letteralmente raso al suolo. Ma in tutta la campagna emiliana gli edifici più vecchi si sono sbriciolati, trasformandosi in cumuli di mattoni. La priorità ora è offrire un riparo, cibo, acqua e assistenza ai circa 3 mila sfollati che non possono tornare nelle loro abitazioni perchè crollate o dichiarate inagibili. Secondo i primi calcoli almeno 900 le persone che stanotte hanno dormito fuori casa.
Messi a disposizione tre alberghi. Circa 400 le persone residenti in alcuni comuni della Bassa modenese che hanno dormito in tre alberghi di Modena, grazie alla solidarietà e alla collaborazione della Feralberghi modenese. Molti quelli che nelle città hanno dormito in auto per strada, mossi anche dalla paura rinnovata dal cosiddetto sciame di assestamento.
Aiuti da tutte le regioni. «Nei comuni più colpiti, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Cavezzo e Camposanto, tutti in provincia di Modena, siamo intorno alle 4mila richieste di aiuto. Noi stiamo allestendo, in collaborazione con i primi aiuti che giungono dalle altre Regioni, circa 3mila posti letto in tende riscaldate, con servizi igienici e cucine, integrati con l'allestimento di altri centri d'accoglienza in strutture fisse» afferma al Messaggero il capo della Protezione civile in Emilia Romagna illustrando la situzione di emergenza della zona terremotata.
Hanno paura. Pochissimi hanno dormito nelle proprie case la scorsa notte a Finale Emilia, la cittadina in provincia di Modena dove poco più di 24 ore fa la terra ha tremato e ancora continua a farlo. È qui l'epicentro del sisma che ha scosso e continua a scuotere il Nord-Est.
I parchi, le aree pubbliche, le piazze sono spazi aperti dove le automobili sono diventate camera da letto, cuccia, riparo. Riuscire a prendere sonno è stato doloroso. «Come si fa a dormire mentre succede tutto questo», dicono i più. In paese, e per un raggio di circa 20 km, è tutto chiuso. Cenare è stato arduo per chi non ha voluto rimettere piede in casa. Qualche pizzeria ha fatto gli straordinari col take away. Qualche ristorante non ha potuto servire da mangiare perchè il personale ha preferito starsene alla larga da tetti e mura.
Nel palasport tensione quando, intorno alle tre, sono state avvertite nuove scosse. Qui sono stati smistati i senza-tetto che hanno anche bisogno di assistenza personale: anziani soprattutto, ma anche tanti immigrati. Intorno alle quattro qualcuno ha cominciato ad avvertire freddo, forse anche per la stanchezza. Tutti hanno continuato a chiedersi il perchè : «Qui non è mai successa una cosa del genere». Una dottoressa ha trascorso la notte rassicurando e parlando con tutti; una ragazzina con il suo cagnolino bianco ha atteso fino all'alba la mamma in turno da volontaria. Ah, i volontari. Un esercito silenzioso. Tutti hanno avuto paura nella notte tra sabato e domenica scorsa. Anche loro, ma non sono bastate cento e più scosse per fermarli. Riescono anche a sorridere versando l'ennesimo caffè caldo, tra un tremore della terra e l'altro.
Per quanto riguarda gli sfollati, «ai 4mila del Modenese - spiega - se ne aggiungono altri 350-400 della provincia di Ferrara, nei Comuni di Bondeno, San'Agostino e Mirabello. Questi sono già assistiti». In concreto, la prima notte in tenda, fa sapere Egidi, la passeranno «tre-quattro mila persone». Sul decreto di riforma della Protezione civile che afferma tra l'altro che in caso di catastrofi naturali non sarà più lo stato a pagare i danni ai cittadini, Egidi preferisce non commentare: «Il problema è delle istituzioni» ma aggiunge «certo, qui i danni sono enormi».
Ambulatorio pediatrico. La Croce Rossa italiana di Finale Emilia ha allestito un ambulatorio pediatrico per venire incontro alle esigenze delle decine e decine di mamme con bambini piccoli ospitati nelle varie tendopoli e nei centri di accoglienza allestiti in paese. L'ambulatorio è allestito nella struttura dove è stato insediato il comitato di gestione dell'emergenza presso la sede della Protezione civile e del Comando dei vigili del fuoco di Finale. «A parte il maltempo, la situazione si sta lentamente normalizzando - fanno sapere dalla Croce Rossa -. Durante la scorsa notte non abbiamo effettuato alcuno sgombero di persone, ma soltanto trasferimenti negli ospedali del territorio di sfollati colti da leggero malore, di invalidi con difficoltà a restare all'interno dei centri di accoglienza e di anziani con problemi cronici
Notte di paura per gli sfollati. Il maltempo e le temperature che a Modena e a Ferrara sono scese fino a 12 gradi non hanno aiutato gli sfollati e non aiuteranno gli uomini della Protezione civile, i Carabinieri, i vigili del fuoco e le altre forze dell'ordine che si stanno occupando incessantemente di mettere in sicurezza i cittadini nelle aree più colpite, allestendo tende, cucine da campo e punti di accoglienza.
Tra i paesi più in difficoltà ci sono Sant'Agostino, nel ferrarese, e Finale Emilia, piccolo Comune modenese il cui centro storico è stato letteralmente raso al suolo. Ma in tutta la campagna emiliana gli edifici più vecchi si sono sbriciolati, trasformandosi in cumuli di mattoni. La priorità ora è offrire un riparo, cibo, acqua e assistenza ai circa 3 mila sfollati che non possono tornare nelle loro abitazioni perchè crollate o dichiarate inagibili. Secondo i primi calcoli almeno 900 le persone che stanotte hanno dormito fuori casa.
Messi a disposizione tre alberghi. Circa 400 le persone residenti in alcuni comuni della Bassa modenese che hanno dormito in tre alberghi di Modena, grazie alla solidarietà e alla collaborazione della Feralberghi modenese. Molti quelli che nelle città hanno dormito in auto per strada, mossi anche dalla paura rinnovata dal cosiddetto sciame di assestamento.
Aiuti da tutte le regioni. «Nei comuni più colpiti, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Cavezzo e Camposanto, tutti in provincia di Modena, siamo intorno alle 4mila richieste di aiuto. Noi stiamo allestendo, in collaborazione con i primi aiuti che giungono dalle altre Regioni, circa 3mila posti letto in tende riscaldate, con servizi igienici e cucine, integrati con l'allestimento di altri centri d'accoglienza in strutture fisse» afferma al Messaggero il capo della Protezione civile in Emilia Romagna illustrando la situzione di emergenza della zona terremotata.
Hanno paura. Pochissimi hanno dormito nelle proprie case la scorsa notte a Finale Emilia, la cittadina in provincia di Modena dove poco più di 24 ore fa la terra ha tremato e ancora continua a farlo. È qui l'epicentro del sisma che ha scosso e continua a scuotere il Nord-Est.
I parchi, le aree pubbliche, le piazze sono spazi aperti dove le automobili sono diventate camera da letto, cuccia, riparo. Riuscire a prendere sonno è stato doloroso. «Come si fa a dormire mentre succede tutto questo», dicono i più. In paese, e per un raggio di circa 20 km, è tutto chiuso. Cenare è stato arduo per chi non ha voluto rimettere piede in casa. Qualche pizzeria ha fatto gli straordinari col take away. Qualche ristorante non ha potuto servire da mangiare perchè il personale ha preferito starsene alla larga da tetti e mura.
Nel palasport tensione quando, intorno alle tre, sono state avvertite nuove scosse. Qui sono stati smistati i senza-tetto che hanno anche bisogno di assistenza personale: anziani soprattutto, ma anche tanti immigrati. Intorno alle quattro qualcuno ha cominciato ad avvertire freddo, forse anche per la stanchezza. Tutti hanno continuato a chiedersi il perchè : «Qui non è mai successa una cosa del genere». Una dottoressa ha trascorso la notte rassicurando e parlando con tutti; una ragazzina con il suo cagnolino bianco ha atteso fino all'alba la mamma in turno da volontaria. Ah, i volontari. Un esercito silenzioso. Tutti hanno avuto paura nella notte tra sabato e domenica scorsa. Anche loro, ma non sono bastate cento e più scosse per fermarli. Riescono anche a sorridere versando l'ennesimo caffè caldo, tra un tremore della terra e l'altro.
Per quanto riguarda gli sfollati, «ai 4mila del Modenese - spiega - se ne aggiungono altri 350-400 della provincia di Ferrara, nei Comuni di Bondeno, San'Agostino e Mirabello. Questi sono già assistiti». In concreto, la prima notte in tenda, fa sapere Egidi, la passeranno «tre-quattro mila persone». Sul decreto di riforma della Protezione civile che afferma tra l'altro che in caso di catastrofi naturali non sarà più lo stato a pagare i danni ai cittadini, Egidi preferisce non commentare: «Il problema è delle istituzioni» ma aggiunge «certo, qui i danni sono enormi».
Ambulatorio pediatrico. La Croce Rossa italiana di Finale Emilia ha allestito un ambulatorio pediatrico per venire incontro alle esigenze delle decine e decine di mamme con bambini piccoli ospitati nelle varie tendopoli e nei centri di accoglienza allestiti in paese. L'ambulatorio è allestito nella struttura dove è stato insediato il comitato di gestione dell'emergenza presso la sede della Protezione civile e del Comando dei vigili del fuoco di Finale. «A parte il maltempo, la situazione si sta lentamente normalizzando - fanno sapere dalla Croce Rossa -. Durante la scorsa notte non abbiamo effettuato alcuno sgombero di persone, ma soltanto trasferimenti negli ospedali del territorio di sfollati colti da leggero malore, di invalidi con difficoltà a restare all'interno dei centri di accoglienza e di anziani con problemi cronici
domenica 20 maggio 2012
Terremoto Modena: bimba salvata dalle macerie. Crollano case, chiese e castelli: 1500 sfollati ❤
MODENA - Chiese e rocche crollate, crepe nella case, feriti, ospedali evacuati. Ecatombe nella Bassa modenese e non solo per le scosse di terremoto che nella notte hanno svegliato la popolazione e provocato danni ingenti.
Ore 10,51 – Venti battaglioni mobili dei carabinieri inviati a Modena
Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell'Emilia Romagna sono stati inviati nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni. Essi affiancheranno costantemente i carabinieri dell'Arma locale anche nelle riunioni che sono in corso di svolgimento presso le Prefetture di Modena e Ferrara, maggiormente colpite. Inviati anche contingenti di militari dei battaglioni mobili, per garantire una copertura delle aree colpite per tutti i necessari servizi di vigilanza e supporto alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza: 30 a Ferrara e 20 a Modena. Ad essi si aggiungono 2 unità cinofile che supporteranno le squadre di soccorso.
Ore 10,38
A Finale Emilia, dove una bambina di 5 anni è stata salvata dopo essere rimasta sotto le macerie, la situazione è drammatica: è crollato il tetto della cattedrale e della canonica, lo stesso vale per la torre del castello del '300. Il centro storico sembra bombardato. "Abbiamo perso la città", ha commentato a caldo il sindaco. L'accesso al centro storico di Finale Emilia. Saranno allestiti 4 punti per gli sfollati con 250 posti letto. Il bilancio è di 5 morti, quattro in provincia di Ferrara e uno nel Bolognese. Una cinquantina i feriti. Si susseguono le scosse di assestamento.
Ore 11 – A Finale notato aumento dell’acqua nei fossi prima del sisma
Prima del terremoto ci sarebbe stato un aumento del livello dell'acqua dei pozzi e dei fossi attorno a Finale Emilia, e alcune aree sarebbero state allagate dall'apertura di fontanazzi, come nel caso della via Fruttarola, all'uscita dal paese, come documentano alcune foto scattate da un agricoltore. Durante la scossa, la sensazione avuta da diversi residenti è stata come se dal terreno uscissero aria e sabbia. Altro particolare è stato l'immobilismo dei lampadari.
Ore 11 – A Finale notato aumento dell’acqua nei fossi prima del sisma
Prima del terremoto ci sarebbe stato un aumento del livello dell'acqua dei pozzi e dei fossi attorno a Finale Emilia, e alcune aree sarebbero state allagate dall'apertura di fontanazzi, come nel caso della via Fruttarola, all'uscita dal paese, come documentano alcune foto scattate da un agricoltore. Durante la scossa, la sensazione avuta da diversi residenti è stata come se dal terreno uscissero aria e sabbia. Altro particolare è stato l'immobilismo dei lampadari.
Ore 10,59 - Il primo bilancio della Provincia: scuole, ponti e strade
Accertamenti in corso in tutta l'area nord della provincia. Sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla, ed entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati, chiuso l’accesso al centro storico di Finale. Al momento non risultano feriti gravi, una cinquantina circa le persone lievemente contuse. Sono già stati evacuati l’ospedale e la casa protetta di Finale Emilia, e per via precauzionale è stato disposta anche l’evacuazione dell’ospedale di Mirandola.
Controlli anche su ponti ed edifici pubblici. Per quanto riguarda le scuole, è già stata disposta la chiusura nella giornata di lunedì per quanto riguarda i Comuni di Finale, San Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per quanto riguarda gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche.
Per quanto riguarda la viabilità è stato interrotto un tratto della strada provinciale che attraversa San Possidonio, con una deviazione, ed è stata disposta l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona a causa dell’inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.
Ore 10.56 – Bimba sotto le macerie, ma calma
"La bimba è rimasta calma, pur sommersa da una coltre di un metro e mezzo di macerie. È il papà è stato un leone per liberarle il viso e farla respirare. Poi la protezione civile ha fatto il resto". A parlare è Andrea Giovanardi, 50 anni, vicino di casa di Bartolomeo Vultaggio che ha aiutato nei primi soccorsi alla piccola Vittoria. "Barto urlava di aiutarlo – dice Giovanardi – Io ero in pigiama, mi sono vestito e, devo essere sincero, c'era una parte del tetto che penzolava e la terra che tremava di continuo. Pensavo che se fosse venuto giù il resto saremmo morti anche noi. Ma Barto si è buttato nella stanza della bimba. Poi mi ha detto che quello che penzolava era solo polistirolo, isolante del coperto. L'ho seguito. Lui chiamava Vittoria, e Vittoria rispondeva in qualche modo. Siamo riusciti a raggiungerla, a liberarle il viso, a farla respirare. Le abbiamo dato acqua. I soccorsi sono arrivati un'ora dopo, non riuscivamo a chiamarli. Un'altra ora è servita per estrarla dalle macerie. Illesa. Un miracolo. Era sul letto. Si è salvata perchè il letto era accostato alla parete".
Ore 10.56 – Bimba sotto le macerie, ma calma
"La bimba è rimasta calma, pur sommersa da una coltre di un metro e mezzo di macerie. È il papà è stato un leone per liberarle il viso e farla respirare. Poi la protezione civile ha fatto il resto". A parlare è Andrea Giovanardi, 50 anni, vicino di casa di Bartolomeo Vultaggio che ha aiutato nei primi soccorsi alla piccola Vittoria. "Barto urlava di aiutarlo – dice Giovanardi – Io ero in pigiama, mi sono vestito e, devo essere sincero, c'era una parte del tetto che penzolava e la terra che tremava di continuo. Pensavo che se fosse venuto giù il resto saremmo morti anche noi. Ma Barto si è buttato nella stanza della bimba. Poi mi ha detto che quello che penzolava era solo polistirolo, isolante del coperto. L'ho seguito. Lui chiamava Vittoria, e Vittoria rispondeva in qualche modo. Siamo riusciti a raggiungerla, a liberarle il viso, a farla respirare. Le abbiamo dato acqua. I soccorsi sono arrivati un'ora dopo, non riuscivamo a chiamarli. Un'altra ora è servita per estrarla dalle macerie. Illesa. Un miracolo. Era sul letto. Si è salvata perchè il letto era accostato alla parete".
Ore 10,54 - Scuole inagibili a Finale e Mirandola
I poli scolastici di Finale Emilia e Mirandola sono stati dichiarati inagibili a causa dei danni subiti, non ancora stimati. Nel frattempo a San Felice è arrivata la colonna della protezione civile per allestire la cucina da campo nel pressi delle scuole medie.
Ore 10,51 – Venti battaglioni mobili dei carabinieri inviati a Modena
Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell'Emilia Romagna sono stati inviati nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni. Essi affiancheranno costantemente i carabinieri dell'Arma locale anche nelle riunioni che sono in corso di svolgimento presso le Prefetture di Modena e Ferrara, maggiormente colpite. Inviati anche contingenti di militari dei battaglioni mobili, per garantire una copertura delle aree colpite per tutti i necessari servizi di vigilanza e supporto alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza: 30 a Ferrara e 20 a Modena. Ad essi si aggiungono 2 unità cinofile che supporteranno le squadre di soccorso.
Ore 10,38
Sono in corso le ricognizioni tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per verificare la completa integrità delle infrastrutture lungo le linee che attraversano le aree colpite. Al termine di queste operazioni, immediatamente avviate questa notte, se i previsti accertamenti non evidenzieranno conseguenze tali da imporre ulteriori stop, sarà riattivata la circolazione ferroviaria. Tra le 6 e le 7.15 sono state già riattivate le linee e tratte Milano-Venezia, Verona - Brennero, Verona - Poggio Rusco, Piacenza -Parma, Bologna - Prato, Padova - Occhiobello.
Ore 10.19 – Bimba salva, l'allarme parte da New York
"Mio figlio, a New York, era su Internet e ha letto del terremoto che ha colpito la Pianura Padana e in particolare la sua zona d'origine. È riuscito a parlare con noi, che invece non riuscivamo a telefonare ai soccorritori per problemi di linea. Dall'America lui è riuscito, e così i vigili del fuoco hanno salvato la piccola Vittoria". Adriano Ziosi, 64 anni, decoratore in pensione, ha raccontato racconta all'Ansa come il figlio Marcello, 34, ricercatore alla Columbia University, ha lanciato un Sos dall'altra parte dell'oceano. "È là da due anni – spiega – si occupa di studi molecolari, di tumori al cervello. Appena ha saputo del sisma, allarmato ci ha chiamati. E così i soccorsi li ha potuti allertare lui". La famiglia Ziosi abita nella villetta adiacente alla casa di Vittoria Vultaggio. La loro è rimasta illesa, crolli di suppellettili a parte, quella della bimba è rimasta devastata dal crollo della torretta secentesca che ne fa parte, di recente ristrutturata in profondità, ma che non ha retto alla fortissima scossa della notte
Ore 10.19 – Bimba salva, l'allarme parte da New York
"Mio figlio, a New York, era su Internet e ha letto del terremoto che ha colpito la Pianura Padana e in particolare la sua zona d'origine. È riuscito a parlare con noi, che invece non riuscivamo a telefonare ai soccorritori per problemi di linea. Dall'America lui è riuscito, e così i vigili del fuoco hanno salvato la piccola Vittoria". Adriano Ziosi, 64 anni, decoratore in pensione, ha raccontato racconta all'Ansa come il figlio Marcello, 34, ricercatore alla Columbia University, ha lanciato un Sos dall'altra parte dell'oceano. "È là da due anni – spiega – si occupa di studi molecolari, di tumori al cervello. Appena ha saputo del sisma, allarmato ci ha chiamati. E così i soccorsi li ha potuti allertare lui". La famiglia Ziosi abita nella villetta adiacente alla casa di Vittoria Vultaggio. La loro è rimasta illesa, crolli di suppellettili a parte, quella della bimba è rimasta devastata dal crollo della torretta secentesca che ne fa parte, di recente ristrutturata in profondità, ma che non ha retto alla fortissima scossa della notte
Ore 10 - Modena, chiusa la Ghirlandina
Chiusa per precauzione a Modena la Ghirlandina. Controlli in tutti gli edifici pubblici: scuole, stadio, uffici, ospedali. Chiuso il Tempo, sotto osservazione l'ex ospedale Sant'Agostino per la caduta di alcuni calcinacci. Chiusa anche via San Carlo per una croce che rischia di crollare. L'assessore Antonino Marino: niente danni rilevanti in città. All'ospedale di Baggiovara decine di feriti da tutta la provincia.
Arriva il prefetto Gabrielli: la macchina dei soccorsi
Arriva a Modena il prefetto Gabrielli, capo della protezione civile. Alle 12 in Prefettura a Modena la prima riunione con le autorità, poi raggiungerà Finale Emilia. L'assessore provinciale Stefano Vaccari informa: "In corso di allestimento i punti accoglienza e ristoro a Finale San Felice e Mirandola. Gia operativi a Camposanto e Medolla".
Ore 9,20 - Bimba salvata dalle macerie a Finale. La madre: "Un miracolo"
Una bambina di 5 anni è stata salvata a Finale Emilia. Era rimasta bloccata sotto le macerie. A salvarla una telefonata al 113 di Roma di un medico italiano che vive a New York, allertato da un'amica modenese. Da Roma la segnalazione è arrivata a Modena. La macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente: a trovare e salvare la minore i vigili del fuoco e gli agenti della Questura. Ora è in ospedale a Carpi per essere visitata: sta bene.
La madre, raggiunta al telefono da SkyTg24, ha raccontato: "La torre del 1300 è crollata proprio contro la nostra casa, travolgendo la camera di mia figlia. E' viva grazie a una antica trave, che ha retto. Ora siamo in pediatria a Carpi e sta bene. Un miracolo. E' rimasta due ore sotto le macerie. Grazie a tutti, ai vicini, ai vigili del fuoco e alla polizia, che l'hanno tirata fuori. Tutti si sono mobilitati".
Ore 9,18 - Nessun danno a Sassuolo. La Protezione Civile cerca volontari
Nessun danno né feriti a Sassuolo, scrive il sindaco Luca Caselli su Twitter. Sempre su Twitter l'appello della Protezione Civile di Campogalliano: "I volontari qualificati disponibili a turni pro terremotati contattino Piccinini per comunicare disponibilità e modalità". Il numero unico per l'assistenza e i soccorsi è 059 200200 .
Ore 9,15 - Chiese e scuole chiuse, pronti 1500 posti letto
Così l'assessore provinciale alla protezione civile Stefano Vaccari in diretta ai microfoni di SkyTg24: "Abbiamo registrato qualche decina di feriti, tanti danni anche ingenti agli edifici storici, alle chiese e ai monumenti. Finale Emilia è il comune più colpito. Ci stiamo attrezzando. Saranno allestiti circa mille posti letta dalla protezione civile della Provincia e della Regione a Finale, più altre centinaia a San Felice, Camposanto e Mirandola. Chiese e scuole per ora resteranno chiuse. Abbiamo allertato tutti i tecnici e i professionisti della provincia per aiutarci con i sopralluoghi. Occorreranno ore".
Ore 8,30
Riaperto il traffico ferroviario sugli assi Milano-Bologna e Modena-Verona. A Bologna stazione in tilt e ritardi fino a 180 minuti.
Ore 7,30 - I morti
Tre persone sono morte nel Ferrarese: una a Bondeno nel crollo di un capannone industriale, due a Sant'Agostino sotto le macerie di una fabbrica, la ceramica Sant'Agostino. Una donna donna è morta a San Pietro in Casale, nel Bolognese, probabilmente per un malore causato dallo spavento. Un'altra donna, ultracentenaria, è morta per un malore accusato subito dopo la scossa più forte in provincia di Ferrara.
Ore 7,49
Sono almeno 250 gli sfollati a Finale Emilia, dove Provincia, Comune e Protezione Civile stanno allestendo 4 punti di assistenza con 250 posti letto per la prima notte.
Ore 5-7
Sempre a Finale Emilia una persona risulta dispersa sotto le macerie di un casolare.
Vertice in Prefettura per coordinare i soccorsi e fare il primo bilancio dei danni.
L'assessore provinciale Stefano Vaccari su Twitter: Camposanto, il punto di prima accoglienza in fase di allestimento presso piazzale ex Atcm dietro la stazione ferroviaria.
Finale Emilia: punto di prima assistenza al campo sportivo.
San Felice sul Panaro: punto di prima assistenza nei pressi dalla scuola media.
A Sant'Agostino il Municipio è sventrato dalle crepe. A Mirandola danni all'ospedale, che è stato evacuato e dove sono stati sospesi i ricoveri. Evacuata anche la casa protetta. A Mirandola buchi e crepe anche nei muri del supermercato Coop Estense. A San Felice è crollata la torre del campanile. Danni agli edifici storici e alle rocche di tutta la Bassa.
A Modena il Comune inizierà alle 8 il controllo di tutti gli edifici pubblici, al momento non si segnalano danni nella città capoluogo.
Il meteo non aiuta: pioggia confermata dal pomeriggio a tutto domani.
A Medolla è crollato il campanile Camurana.
Protezione civile in strada tra la gente: state fuori dalle case fino alle 11.
Twitter è il primo strumento di informazione per i modenesi: subito partita la macchina della solidarietà. La diretta di Modenaonline #terremoto #modena.
Crollata la torre dell'orologio di Poggio Renatico.
Medolla: crepe importanti dentro la chiesa, caduta una statua dal tetto.
Tre morti e due feriti a Bondeno di Ferrara.
Emilia: 20 secondi di terrore Almeno sei morti e 50 feriti ❤
(AGI) - Roma, 20 mag. - E' stato individuato dai vigili del fuoco il cadavere di uno degli operai che stanotte erano al lavoro nella fabbrica "Tecopress" di Dosso di Cento, frazione del comune di sant'Agostino (Ferrara). Al momento della scossa di terremoto. Altri sei operai si trovavano al di fuori del capannone crollato: sono stati loro ad avvertire i soccorritori del fatto che lo sfortunato collega era rimasto intrappolato.
Sul posto sono al lavoro venti specialisti del Saf (il nucleo speleo-alpino-fluviale) con il supporto delle gru. (AGI) E' stata una notte di paura nella pianura padana. Un sisma di magnitudo 5.9, verificatosi alle 4,04 del mattino, ha ucciso quattro persone e ne ha ferite 50. L'epicentro e' stato localizzato a 36 chilometri a nord di Bologna, e a una profondita' di 10 chilometri. La scossa e' durata circa venti secondi ed e' stata seguita da altre di assestamento. La terra ha tremato con forza a Sant'Agostino di Ferrara, dove c'e' stato il crollo di una fabbrica di produzione della ceramica.
Due operai sono morti. Un'altra vittima e' stata registrata a Bondeno, ancora in provincia di Ferrara. Vi sono stati anche almeno due feriti, e danni anche a diverse chiese e campanili.
Poco prima del sisma, un'altra scossa di magnitudo 4.1 era stato avvertito in Lombardia.
Il capo dipartimento della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, accompagnato dai direttori dell'ufficio gestione delle emergenze, Fabrizio Curcio, e Rischio Sismico, Mauro Dolce, si sta recando sui luoghi colpiti dal forte terremoto delle 4.04.
Dopo un sorvolo dell'area, il capo dipartimento si rechera' nelle prefetture di Ferrara e Modena per stabilire, in stretto raccordo con la regione e le autorita' locali, le eventuali misure da intraprendere. E' inoltre alla firma del presidente del Consiglio dei ministri il decreto che dispone l'attivazione delle strutture del servizio nazionale della Protezione Civile ai sensi dell'art.3 comma 1 del decreto legge 245 del 4/11/2002, convertito con modificazioni nella legge 286 del 27/12/2002. Il coordinamento per l'organizzazione dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione colpita e degli interventi provvisionali necessari e' affidato al Capo Dipartimento. Fin dai momenti immediatamente successivi al sisma, Carabinieri dell'Emilia Romagna effettuano verifiche nelle case isolate nelle Province di Modena e Ferrara; immediatamente a seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito questa Regione e altre Regioni del Nord. Dai vari Comandi Provinciali della Regione Emilia Romagna sono stati attivati i servizi di soccorso e di verifica delle necessita' della popolazione. Due elicotteri stanno sorvolando le Province di Modena e Ferrara allo scopo di verificare situazioni critiche per segnalarle ai Comandi territoriali. Due squadre di soccorso di Carabinieri sono state approntate e inviate a Finale Emilia (MO) e a Cento (FE). Nelle squadre e' presente anche personale sanitario dell'Arma. (AGI) .
Sul posto sono al lavoro venti specialisti del Saf (il nucleo speleo-alpino-fluviale) con il supporto delle gru. (AGI) E' stata una notte di paura nella pianura padana. Un sisma di magnitudo 5.9, verificatosi alle 4,04 del mattino, ha ucciso quattro persone e ne ha ferite 50. L'epicentro e' stato localizzato a 36 chilometri a nord di Bologna, e a una profondita' di 10 chilometri. La scossa e' durata circa venti secondi ed e' stata seguita da altre di assestamento. La terra ha tremato con forza a Sant'Agostino di Ferrara, dove c'e' stato il crollo di una fabbrica di produzione della ceramica.
Due operai sono morti. Un'altra vittima e' stata registrata a Bondeno, ancora in provincia di Ferrara. Vi sono stati anche almeno due feriti, e danni anche a diverse chiese e campanili.
Poco prima del sisma, un'altra scossa di magnitudo 4.1 era stato avvertito in Lombardia.
Il capo dipartimento della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, accompagnato dai direttori dell'ufficio gestione delle emergenze, Fabrizio Curcio, e Rischio Sismico, Mauro Dolce, si sta recando sui luoghi colpiti dal forte terremoto delle 4.04.
Dopo un sorvolo dell'area, il capo dipartimento si rechera' nelle prefetture di Ferrara e Modena per stabilire, in stretto raccordo con la regione e le autorita' locali, le eventuali misure da intraprendere. E' inoltre alla firma del presidente del Consiglio dei ministri il decreto che dispone l'attivazione delle strutture del servizio nazionale della Protezione Civile ai sensi dell'art.3 comma 1 del decreto legge 245 del 4/11/2002, convertito con modificazioni nella legge 286 del 27/12/2002. Il coordinamento per l'organizzazione dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione colpita e degli interventi provvisionali necessari e' affidato al Capo Dipartimento. Fin dai momenti immediatamente successivi al sisma, Carabinieri dell'Emilia Romagna effettuano verifiche nelle case isolate nelle Province di Modena e Ferrara; immediatamente a seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito questa Regione e altre Regioni del Nord. Dai vari Comandi Provinciali della Regione Emilia Romagna sono stati attivati i servizi di soccorso e di verifica delle necessita' della popolazione. Due elicotteri stanno sorvolando le Province di Modena e Ferrara allo scopo di verificare situazioni critiche per segnalarle ai Comandi territoriali. Due squadre di soccorso di Carabinieri sono state approntate e inviate a Finale Emilia (MO) e a Cento (FE). Nelle squadre e' presente anche personale sanitario dell'Arma. (AGI) .
sabato 19 maggio 2012
Il destino ❤
Il destino
fa incontrare nella
nostra vita
persone giuste
e sbagliato
e sbagliato
allo stesso tempo ...
Il destino
certe volte
decide per noi
ma il destino
di due cuori
che pulsano forti
dello stesso battito
non si può fermare ...
Ciò che provano
ciò che sentono
riesce abbattere
qualsia difficoltà
che incontrano
supera ogni barriera
e ogni limite
sarà sempre
sopra ogni cosa
ogni tempo
niente e nessuno
potrà separarli
nemmeno
lo stesso destino
Micky ❤
lunedì 14 maggio 2012
domenica 13 maggio 2012
Le persone la devo smettere di dirmi che mi rifarò una vita che incontrerò un'altra persona da amare,perchè non è così non potrò mai e poi mai amare qualcun-altro ... nessuno riesce a capirmi,nessuno riesce a capire realmente quello che provo ... Io lo amo questo è un dato di fatto il nostro amore è più vivo di prima anche se sono passati quasi 3 anni ... questo amore mi consuma e non posso fare nulla soffro e molto ... sò che quella felicità non ci sarà mai più nella mia vita ci saranno altri tipi di felicità perchè così vuole il destino non ci posso fare nulla !! Il mio cuore ha smesso di battere assieme al Tuo anche io sono li con Te le persone seno devono rendere conto di questo ... sono fatta male forse si ma sono così sono vera e quello che provo è vero reale non ci posso fare niente !! Tu sei tutto sei il mio baricentro hai lasciato il vuoto attorno a me che non si potrà mai riempire ... Non sò ancora cosa ha riservato per me il destino ma di certo vuole che porti a termine il Tuo cammino di pace come Tu mi hai affidato ... Posso solo andare a venti aggrapparmi al mio dolore e a questo amore che è vivo è forte che va oltre a tutto pure alla scelta del destino nessuno può fermarlo ...
sabato 12 maggio 2012
venerdì 11 maggio 2012
giovedì 10 maggio 2012
sabato 5 maggio 2012
Sono stanca di tutte queste menzogne e bugie,la mia fiducia nei tuoi confronti è 100% e nessuno potrà mai farmi cambiare idea,tu lo sai bene come sono fatta e che mentalità ho ... Io sò bene come stanno le cose e come eri e come sei sempre stato ed è per questo che mi meraviglio di questo immenso silenzio che la Tua famiglia sta tenendo,dovrebbero dire come stanno le cose anche per il bene di Tuoi figli invece con questo silenzio stanno ottenendo l'effetto contrario e questo mi stà dando tanto fastidio e mi fa anche anche arrabbiare ... Io ti amo più di prima il nostro amore è più forte supererà anche questo ...
mercoledì 2 maggio 2012
martedì 1 maggio 2012
Noi
due ...
ed il nostro
amore ...
unico ...
grande ...
speciale ...
dove la passione
e il
desiderio ...
si mescolano
diventando emozioni
indescrivibili ...
dove le nostre anime
e i nostri cuori ...
vivranno
per sempre
uniti ...
Noi
due ...
e il Nostro
Universo
parallelo ...
fatto del nostro Amore
dove nessuno
al l'infuori
di noi
può entrare ...
Micky ❤
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