Sfilata Fall Winter 25/26 Haute Couture Tony Ward ❤️

 

L'8 luglio 25, Tony Ward Couture ha presentato la sua collezione Haute Couture Fall Winter 25/26, Entre Rêve et Regard, alla Paris Couture Week. Questa collezione ha segnato un'incursione deliberata in uno spazio creativo in cui la moda si fonde armoniosamente con il teatrale e il performativo, esplorando i temi dell'identità e della trasformazione. Traendo ispirazione dai fastosi mondi del ballo in maschera e dell'epoca barocca, la collezione ha reinterpretato la grandiosità storica attraverso una lente decisamente contemporanea. Le creazioni di Tony Ward non hanno cercato di evocare nostalgia, ma piuttosto di promuovere la reinvenzione, mostrando un'audace evoluzione nell'artigianato dell'alta sartoria. Le silhouette della stagione sono definite in modo netto, scolpite per abbracciare il corpo con una precisione quasi corazza. Ricchi ricami barocchi, intricati tagli devoré in velluto e applicazioni 3D meticolosamente realizzate a mano sono al centro di questa estetica. L'enfasi è posta sulla creazione di forme più decise e imponenti, dove volute di ricami ed elementi scultorei contribuiscono a un senso di drammaticità intrinseca piuttosto che a una mera decorazione superficiale. La corsetteria è strategicamente impiegata per fornire supporto a forme fluide ma provocanti. La collezione incorpora inoltre maniche voluminose, strati metallici dinamici e pizzi trasparenti, il tutto combinato per creare ensemble imponenti e teatrali. Oltre alla semplice creazione di capi, la collezione presenta ogni look come un personaggio distinto. I capi non rimangono a nascondere, ma a rivelare, invitando chi li indossa a esprimere la propria realtà interiore. La maschera tradizionale, spesso simbolo di un'identità nascosta, vieni reinterpretata come una superficie riflettente, specchio delle verità personali. In questa narrazione, la vulnerabilità viene presentata non come debolezza, ma come una potente forma di autoespressione. La palette cromatica si è allontanata dalla moderazione convenzionale, introducendo blu freddi e vivaci e rosa tenui, energizzati da una nuova intensità. Questi contrasti in modo sorprendente con l'ambra audace, il cremisi intenso e le tonalità della terra, creano un potente impatto visivo ed emotivo. Le creazioni di Ward evocano un mondo in cui sogno e dramma si intrecciano, posizionando la moda come un potente mezzo comunicativo. La performance è un elemento centrale di questa narrazione, ogni dettaglio del design contribuisce un dialogo visivo più ampio e ogni look è concepito come una persona. I capi sono realizzati per essere visivamente sorprendenti ed emotivamente risonanti, con una deliberata giustapposizione di materiali che ne accentua l'effetto teatrale. La collezione Tony Ward Couture Fall Winter 25/26 è stata un'avvincente reinterpretazione del passato in dialogo con il presente. Inquadrando la moda come una forma di teatro e una profonda affermazione di identità, Tony Ward ha invitato il pubblico a vivere ogni capo come un gesto, una sinfonia, trasformando il sé in un palcoscenico per l'espressione.

Un Bacio Fatato 

Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo 

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Collezione Fall Winter 25/26 Haute Couture Balenciaga ❤️

 

I grandi saloni di Balenciaga in Avenue George V hanno ospitato un momento toccante e potente nella storia della moda, con la presentazione da parte di Demna della sua ultima collezione haute couture per la maison. Dopo un decennio di trasformazioni alla guida della maison, lo stilista ha rotto con la tradizione personale, presentandosi in un raro inchino con la sua iconica felpa con cappuccio e lanciando baci a un pubblico entusiasta. Questa sfilata attesissima ha segnato una conclusione significativa, segnando la fine di un'era caratterizzata da un'innovazione radicale e da un'intrepida reinterpretazione del lusso. La profondità emotiva dell'evento è stata ulteriormente amplificata da una colonna sonora unica. I nomi di battesimo dei suoi più stretti collaboratori, dal suo storico PR Robin Meason alla stimata attrice Isabelle Huppert, sono stati pronunciati a bassa voce, culminando nel nome di battesimo di Demna. Il finale è stato scandito dalle note di No Ordinary Love di Sade, una canzone profondamente intima per lo stilista fin dall'infanzia, il cui testo risuonava con il segno indelebile che ha lasciato nella maison fondata da Cristóbal Balenciaga. Da quando ha rilanciato l'attività di alta moda di Balenciaga nel 2020, 52 anni dopo la chiusura dell'atelier da parte del fondatore, Demna ha costantemente sfidato i confini tradizionali dell'alta moda. Il suo mandato ha visto l'apertura di un negozio dedicato all'alta moda in Avenue George V, collaborazioni rivoluzionarie con marchi tecnologici per articoli come visiere protettive e stereo portatili e, forse il più controverso, l'elevazione di capi di uso quotidiano, tute, t-shirt, jeans e piumini al palcoscenico più prestigioso della moda. L'ultima collezione Balenciaga di Demna sarà ricordata per la sua sorprendente sobrietà, un netto distacco dalla sua caratteristica estetica grunge. Assente l'angoscia palese; al contrario, l'attenzione si è concentrata su silhouette impeccabili e definite. I suoi archetipici capi fetish trench, bomber, capi sartoriali dalle spalle pronunciate, tailleur signorili e abiti da sera in stile vecchia Hollywood, sono stati idealizzati e perfezionati, emanando una ritrovata eleganza. Questa collezione ha mostrato Demna al suo massimo splendore, presentando un'interpretazione pulita ed elegante per il suo successore, Pierpaolo Piccioli. Un'intrigante vena gotica in stile Famiglia Addams permane la sfilata, evidente negli abiti cupi ma seducenti, nelle modelle pallide con i loro sguardi quasi da zombie e in una prima fila che include la performance artist Alexis Stone, che impersona Morticia Addams. Tra i momenti salienti della sfilata, l'apparizione di Kim Kardashian in négligé e pelliccia, una sorprendente somiglianza con Dolly Parton, e una fantastica debuttante Disney portata in vita. Questi elementi teatrali, tuttavia, non hanno distolto l'attenzione dal focus principale, la voluttuosa sartorialità e la magistrale confezione di Demna. La sartoria si distingueva per le spalle piegate in avanti, mentre gli abiti sono incernierati a corsetti scultorei realizzati senza stecche tradizionali, che lo stilista ha paragonato a shapewear sotto steroidi, a testimonianza della sua spinta all'innovazione e alla sfida alle convenzioni. Questo approccio sperimentale è stato ulteriormente evidenziato dalla presentazione di una giacca monopetto, ispirata alla sartoria napoletana, ciò ha messo in luce la filosofia di Demna secondo cui non è l'abito a definire la silhouette, ma il corpo che lo indossa. Fedele alla sua visione di rendere l'alta moda rilevante, il look book della collezione raffigurava le modelle in passerella non in contesti opulenti, ma nelle strade di Parigi, sotto i ponti, vicino alle entrate della metropolitana e accanto a minimarket guastati dai graffiti. Questa scelta deliberata mirava a collocare l'alta moda in un contesto reale, portandola oltre i confini dei palazzi tradizionali e dei grandi saloni. Mentre Demna intraprende il suo nuovo capitolo da Gucci, ha espresso un palpabile senso di entusiasmo, paragonandosi a uno chef con una serie di nuovi ingredienti. La sua ultima collezione couture per Balenciaga rappresenta un potente momento di coming out, mettendo in mostra uno stilista all'apice della sua arte, che lascia dietro di sé un'eredità di rottura e abbraccia una nuova era di raffinata eleganza.

Un Bacio Fatato 

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