La collezione Fall Winter 25/26 di Adrian Appiolaza per Moschino ha presentato un'esplorazione diversificata e stimolante di lusso, umorismo e commento sociale. La collezione ha dimostrato la crescente comprensione da parte dello stilista dell'eredità del marchio, caratterizzata da un caos di idee e da un approccio giocoso alla moda. Lo spettacolo è iniziato con un focus sulla sartoria decostruita, mostrando cuciture non finite e impunture visibili, con aghi dorati e spille a forma di cuscino che aggiungono un tocco stravagante. Le modelle indossano dolcevita che ricordono i manichini dei sarti sotto i loro abiti su misura. Appiolaza ha accostato l'artigianato tradizionale a un design non convenzionale ma degno di essere virale. Gli accessori sono stati al centro della scena, con borse a forma di baguette, gambi di sedano e persino un gruppo di spaghetti con fermagli a forma di pomodorini. Una minaudière a forma di globo ha ulteriormente enfatizzato la natura giocosa della collezione. Lo stilista ha voluto onorare lo spirito ironico della maison senza ricorrere a battute semplicistiche, incorporando temi di consapevolezza climatica e inclusività di genere. I vestitini neri sono in evidenza, decorati con pois, ricami di nuvole scure e gocce di pioggia di perline di giaietto. Un maglione con buchi posizionati strategicamente forma una faccina sorridente distorta, aggiungendo un tocco di umorismo nero. L'atmosfera della sfilata è volutamente sobria, con un luogo con moquette nera e coriandoli neri che cadevano nel finale. Appiolaza ha concluso la sfilata con una maglietta con la scritta Don't Be Silent, dimostrazione del suo impegno nell'usare la moda come piattaforma di espressione. La collezione, nella sua interezza, riflette un mix di abilità sartoriale e giocosità concettuale, un segno distintivo della maison Moschino.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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