Per il suo turno come guest couturier da Jean Paul Gaultier per la haute couture Spring 25, Ludovic de Saint Sernin ha immaginato un naufragio in cui solo i più seducenti sopravvivevano. Ispirato dalla sensualità teatrale insita nell'eredità di Gaultier, ha creato una narrazione di marinai, sirene, pirati e mostri marini, ognuno dei quali emerge dalle onde in una couture sensuale e rivelatrice del corpo. La collezione si è appoggiata alla corsetteria distintiva della maison, all'espressione gender fluid e al glamour provocatorio, allontanandosi in gran parte dalla sartoria strutturata di Gaultier in favore di silhouette fluide e appena percettibili. Gli abiti si aggrappano al corpo come sabbia bagnata e alghe, evocando l'iconica immagine da spiaggia di Herb Ritts. Le trame ispirate alle reti da pesca, il lattice che imita la pelle di coccodrillo e il tartan con perline che si trasformava in piume di struzzo imbevute di glicerina mettono in mostra la maestria tecnica dell'atelier. I giocosi cenni alla vita marittima un'ancora che funge da unica copertura anteriore di un abito trasparente, le ruote di una nave che sostituisco il reggiseno a cono caratteristico di Gaultier aggiungono un senso di sfacciata irriverenza. Sebbene la collezione avrebbe potuto essere più varia, è rimasta accattivante nel suo impegno per una narrazione sensuale. Per de Saint Sernin, l'esperienza riguarda tanto l'artigianato quanto il concetto. È un lusso incredibile fare haute couture, ha riflettuto, esprimendo profonda ammirazione per l'arte dell'atelier. Mentre si inchinava, si è precipitato ad abbracciare Gaultier, un riconoscimento della leggendaria maison che ha permesso alla sua fantasia di prendere vita.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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