Nicky Zimmermann è tornata a Parigi con una collezione che brilla come un miraggio di nostalgia illuminata dal sole. La musa ispiratrice dello stilista australiano per questa stagione è stata l'enclave bohémien di Lavender Bay, un paradiso creativo sul lungomare di Sydney negli anni '70, dove artisti, musicisti e spiriti liberi si riunivano in una foschia di colori, aria di mare e feste sfrenate. Quello spirito di creatività sfrenata in parti uguali edonismo e armonia, ha infuso alla sfilata una leggerezza tipicamente Zimmermann: sofisticata, romantica, eppure pulsante di una vena psichedelica. La passerella si è aperta con fiori deformati e colori vorticosi che sembrano sciogliersi sotto le luci del palco. Le gonne in crinolina hanno assunto nuova vitalità attraverso rigide fasce di tulle trapuntato, trasformando silhouette nostalgiche in qualcosa di più irrequieto e surreale. Abiti paracadute senza spalline fluttuano con delicata irriverenza, con le loro sfumature tie dye arcobaleno che riecheggiano i tramonti costieri che un tempo ispirano gli artisti di Lavender Bay. L'abilità di Zimmermann nel creare aria e movimento nei suoi abiti, quelle inafferrabili qualità di semplicità e ottimismo, è qui in piena forza, resa con dettagli pittorici e un'astuzia che strizza l'occhio all'eccesso onirico dell'epoca. Pur essendo nota per i suoi abiti da resort, Zimmermann ha continuato ad ampliare il suo lessico oltre la fantasia balneare. Camicie bianche e candide sono ricamate con motivi di uccelli, la cui precisione è compensata dall'energia spontanea della lavorazione a mano. Un elegante spolverino in pelle ha introdotto un tocco urbano al cuore diafano della collezione, mentre costumi da bagno nei toni della terra fungono anche da top, indossati sotto pantaloni utility e gonne svasate. Queste transizioni suggeriscono un guardaroba che si muove facilmente tra uno studio d'arte e un caffè sul lungomare: stratificato senza sforzo, perennemente in movimento. Le influenze maschili delle fotografie di Lavender Bay emergono sotto forma di completi color block e abiti da lavoro tono su tono. Tasche in stile retrò, pantaloni svasati scultorei e giacche utility con spalle morbide caratterizzano la collezione, offrendo un contrappunto alle sue texture eteree. Anche nella fluidità dell'organza e del tulle, si percepisce una disciplina strutturale: la sensazione di una stilista che affina, anziché ripetere, i suoi tratti distintivi. Gli abiti trasmettono nostalgia, sì, ma non sentimentalismo; la loro costruzione è tanto contemporanea quanto il loro mood è malinconico. La collezione Spring 26 di Zimmermann è sembrata una fantasticheria sospesa tra il passato bohémien di Sydney e il raffinato presente di Parigi: una collezione che fluttua appena al di sopra della realtà, tinta di luce solare e memoria.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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