RENATO BALESTRA
sabato 23 agosto 2008
Sfilate: Haute Couture A/I 08-09
Abilità sartoriale eccelsa, linee strutturate e sofisticate, abiti extra lusso; i couturier fanno sfilare sulle passerelle le loro creazioni d’elite pensate per la prossima stagione autunno-inverno 2008-09. Dopo aver trattato l’Haute Couture per la primavera-estate , facciamo un’anteprima per la stagione prossima. Di seguito le sfilate di alcuni tra i grandi nomi della moda:
RENATO BALESTRA
RENATO BALESTRA
Per la prossima stagione autunno-inverno, presenzia nell’alta moda un altro noto nome italiano: quello di Renato Balestra. La sua collezione Haute Couture è a tutto tondo: capi puliti, dalle linee più quotidiane per il giorno, creazioni sobrie ed eleganti per il pomeriggio, ed abiti sontuosi ampi dai mille volant per la sera. A seconda delle necessità, per tutte le occasioni.Ed ecco sfilare completi con pantalone abbinato, dai colori più svariati (dal quadretto vichy alle tonalità femminili del rosa), in contrasto con l’eleganza estrema degli abiti da sera: anche qui i colori spaziano in più gamme (dal rosso al bordeaux, dal verde all’optical) ma sempre de-luxe, con mille pizzi, con rose applicate, con ruches o multi-strato con una miriade di balze e volant, che creano un effetto aereo ma al contempo strutturato.
CHANEL
Karl Lagerfeld (il direttore creativo della maison, ndr), trovato uno schema scenografico vincente, non sembra, a ragione, volervi rinunciare; ed ecco che, se nella sfilata haute couture P/E dominava il celebre giacchino della maison versione ultra-macro, questa volta la fanno da padrone delle canne d’organo: alte, lisce, che sembrano rifarsi ai tagli tendenzialmente slanciati, quasi scultorei e decisamente verticali degli abiti presentati; senza spazio per grandezze orizzontali, spigoli o linee eccessivamente decise con angoli, ma solo per verticalità e morbidezza.La donna Haute Couture di Chanel è elegante e sempre raffinata, come da rigore per Chanel, senza servirsi questa volta di applicazioni o dettagli vistosi e di ultra lusso: le applicazioni ci sono, ma sono sobrie pur nella loro eleganza; ed è il caso di piccole frange, in tulle o in stoffe più materiali, ma sempre ordinate e composte. Il colore principale è il grigio, che questa volta si impossessa dell’etichetta di “passepartout” solitamente relegata esclusivamente al nero. Altri colori non sono presenti in questa collezione, fatta eccezione per due creazioni in rosa e ciclamino, che spiccano tra l’atmosfera a-cromatica.
CHRISTIAN DIOR
Abbandonate le atmosfere spettacolari e coreografiche della collazione Haute Couture della precedente stagione, John Galliano si addentra questa volta tra atmosfere più semplici, portabili e sobrie. Questa volta il catwalk è da rigore, lucido, lineare, dritto, che nulla ha a che fare con la spettacolarità della collezione d’alta moda precedente. Anche le linee e le creazioni presentano un mood totalmente differente: le linee sono più adatte ad un quotidiano – super lusso però – le applicazioni sono meno vistose e si identificano per lo più in un insieme di Swarovski, spesso ton-sur-ton. L’imperativo e leit-motiv della collezione sembra essere decisamente quello della donna clessidra: col vitino da vespa stretto in bustini, corsetti e cinture che lo enfatizzano e che mettono in risalto proprio il punto vita. Se nella scorsa collezione l’ispirazione sembrava giunta da atmosfere jappo, questa volta sembra provenire da atmosfere decisamente rétro, prese in prestito dalle linee di monsieur Dior degli anni Cinquanta e anche dagli stili degli anni Trenta – ne sono segno anche i cappelli a calotta tipicamente rétro.I colori chiari, pastello, solari, sembrano appartenere ad una linea estiva; come a voler colorare il grigiore invernale.
Eleganza a tratti vagamente androgina per Giorgio Armani. Sdoganato il pantalone anche nell’Haute Couture: non solo gonna è l’eleganza. Ed ecco quindi sfilare pantaloni, dal taglio e dalla linea estremamente sartoriali, rigorosamente a vita alta, della giusta larghezza, che si restringono sulla caviglia, ma ben lontani dallo stile ‘skinny’ tanto in voga. Del resto l’imperativo primario è sempre il medesimo: de luxe.Ecco apparire quindi un’eleganza fatta per lo più di tailleur, pantaloni abbinate a giacche dai tagli sopraffini; senza cancellare ovviamente la presenza di qualche mise dalla femminilità fatta a gonna. Ma accanto ad abiti da cocktail e a gonne ampie dalle stoffe pregiate e fluttuanti, compaiono smoking black-and-white che, sdoganati dall’armadio di lui, entrano ora anche nel guardaroba di lei, abbinati ad un paio di decolletes con tacco rigorosamente alto.Il dettaglio in più: il papillon. Altro simbolo dell’eleganza maschile per antonomasia, si ritrova qui applicato su giacche, abiti o smoking pour-la-femme, in versione decisamente macro rispetto al gemello maschile
JEAN PAUL GAULTIER
In una gabbia dorata o, questa volta, è meglio dire intessuta. Perché è questo che sembra essere il filo conduttore dell’intera sfilata di Gaultier: che sia un cappello, una cintura, dei decori di un cappotto, l’effetto rete di un top o il ‘velo’ da sposa futuristico, l’idea della gabbia c’è; ha delle trame di stoffa, macramè, tessuto e pelle ma l’effetto è quello.Prosegue quindi il viaggio tra diversi mondi e suggestioni per Jean Paul Gaultier che questa volta, smessi i panni della donna-sirena della scorsa collezione, vede la donna tanto negli psichedelici e fluorescenti anni 80 (vedasi colori fluo come giallo e blu elettrico), quanto come un’odalisca del lontano oriente; così come una sposa futuristica. Un po’ difficile indossare certe creazioni, è vero, ma lo spettacolo è sempre gradevole
Il couturier italiano per eccellenza si è ritirato quest’anno dalla scena, si sa, ed ecco apparire quindi la prima sfilata Valentino Haute Couture non disegnata e gestita personalmente dal gran maestro: è questa infatti la prima volta di Alessandra Facchinetti alla regia di una sfilata Valentino, e pure d’alta moda, che ha esordito col suo semi-tailleur nuvola: di un bianco serico, dalle linee tonde, aeree, semplici, composte. La sfilata prosegue infatti con un susseguirsi di tagli ampi e tondi, tra abiti e cappotti con spalle ad arco, contrastati da linee più dritte, verticali, ma sempre sofisticate. L’eleganza è data come dai tagli, così dalle stoffe e dalle applicazioni: fiori in stoffa e tulle, paillettes e decori metallici, ma che rimangono sempre entro i confini di una certa ‘sobrietà’ che rende i capi portabili – per le grandi occasioni da red carpet – senza sfociare in creazioni estremamente spettacolari più da museo della moda che da evento mondano. Come dire: eleganza sì, ma sempre chic e con una certa punta di basic; tagli magistrali ma sempre raffinati. Caratteristiche classiche della casa di moda italiana che “l’allieva” di Valentino è riuscita a proseguire magistralmente, con tanto di tipica e immancabile firma: l’abito rosso Valentino.
Dal grigio ai toni pastello, dagli smoking agli abiti da cocktail, da abiti sirena a cardigan più basic, alle donne del jet set non resta, nuovamente, che l’imbarazzo della scelta per il nuovo armadio di stagione.
venerdì 22 agosto 2008
giovedì 21 agosto 2008
mercoledì 20 agosto 2008
E' sempre l'ora di indossare un gioiello Louis Vuitton!! La frase calza a pennello quando si parla di Charm Tambour Bijou, un gioiello e contemporaneamente un orologio di gran lusso, formato da un ciondolo d'oro dal diametro di 18mm da applicare sul bracciale Charms. Decorato con diamanti e smalto, Charm Tambour Bijou presenta al centro del quadrante il fiore simbolo di Louis Vuitton a 4 punte tempestato di diamanti. Per regolarlo non cercate la classica corona: basta la chiavetta con la forma del su citato fiore LV.
Prezzo 4.500 euro.
Prezzo 4.500 euro.
martedì 19 agosto 2008
Rosato dedica i suoi colori ad Anlaids Onlus. In occasione dell’edizione Convivio 2008, il 12 giugno, Rosato rinnova il suo impegno nella lotta contro l’Aids, con uno dei suoi charm più famosi e amati – la borsetta Kim. L’associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS, fondata nel 1985 ed eretta Ente Morale con D.P.R. 27/01/88, continua, con rigore e professionalità l’impegno nella lotta contro l’AIDS attraverso la promozione di studi e ricerche scientifiche, l’organizzazione di campagne di prevenzione e di educazione, l’assistenza rivolta a minori ed adulti sieropositivi e ai loro famigliari. La borsetta Kim in argento si veste di dieci colori vivaci ed allegri: dal bianco al blu, dal fucsia al giallo, dal verde all’arancione. E per ogni ciondolo un nastro di raso rosso, simbolo della lotta contro l’AIDS e dell’impegno di Rosato a partecipare e sostenere un progetto dedicato alla donna. Piccoli gioielli da collezionare, da indossare, da regalare.
Un arcobaleno di colori per un’unica grande speranza.
Un arcobaleno di colori per un’unica grande speranza.
Sergio Rossi 08-09 Sensualità
Una campagna pubblicitaria dai rimandi onirici, passionali e misteriosi, presenta la Collezione Autunno/Inverno 2008/09 di Sergio Rossi. E’ la storia di una donna determinata e avvolta dal mistero, protagonista di un’ avventura che lascia presagire rischio e passione: sfida con coraggio l’infinito labirinto, immerso in un giardino ghiacciato e coperto di neve. Meravigliose e passionali rose, rosse fuoco, incorniciano il suo cammino. In questo incanto sconosciuto, la giovane donna riesce a muoversi sicura, senza paura calzando le sue scarpe da sogno. Un tocco di sensualità e di lusso, che la fa sentire pronta ad affrontare qualsiasi sfida ed ogni sua incognita. Forte e sicura di se la donna Sergio Rossi non rinuncia alla sua femminilità, ma è lei che domina il suo destino. Nelle immagini realizzate da Miles Aldrige, brillano decolleté dai colori metallici come il blu e il grigio antracite della vernice, o i dettagli in metallo dorato degli stivali realizzati in morbido camoscio nero. La sera veste le gambe di vertiginoso pizzo nero o decora i piedi con sandali gioiello color oro, ricoperti da infiniti cristalli dai mille riflessi. Spicca la borsa in coccodrillo con inserto in vera madreperla e catena in ottone brunito, uno scrigno di pregio dei sogni. Scarpe all’avanguardia con i tempi, espressione del gusto di una donna che non teme essere protagonista della sua favola contemporanea. Accessorio essenziale, gioco del desiderio, espressione di una femminilità senza tempo e oggetto di seduzione irrinunciabile. Le scarpe diventano un tutt’uno con il corpo e l’indole femminile, tanto da diventare sinonimo di sicurezza e carattere esaltandone, nello stesso tempo, la bellezza.
lunedì 18 agosto 2008
Guarderò per sempre là, dove il cuore si accende ❤
di musica che, ruberò ad ogni istante, ogni istante,
che, vive dentro,
respira all'interno.
Cercherò dovunque possa incontrare i miei sogni,
lo chiederò a un Dio, dove volano gli angeli,
e ti incontrerei, e ti ruberei,
mi trasformerai...
di luce, questa notte, parlerà di te,
che al nero dai colore, vivo, più vivo che c'è,
e resta di te, anche se non ci sei,
chissà dove...
Costruirò un nido tra le stelle, dedicato a te,
un battito di voce, forte, più forte.
Accenderò mille soli ancora, brucerò di te,
eterne sensazioni nascoste dentro,
che si nutrono di te, essenza dei sogni,
dove te ne vai, dove te ne vai...
dove te ne vai...
Aspetterò il momento, attimo di controtempo,
di danza che descrive disegni di Dio,
e ti canterò,
ora...
ti vivrò.
( Micky ❤ )
domenica 17 agosto 2008
Labbra perfette
Le labbra sono sempre in primo piano, e sono uno dei dettagli del viso che più influisce sulla percezione di armonia e bellezza dell'insieme. Per questo devono sempre essere ben curate e idratate, e non devono mai apparire secche o con le fastidiose "pellicine".
Contrariamente a quanto si possa pensare, le labbra per essere belle non devono essere per forza esageratamente carnose alla Angelina Jolie: alcune donne celebrate per la loro bellezza hanno fatto delle proprie labbra sottili un tratto distintivo del loro fascino (basti pensare, per esempio, a Kirsten Dunst). L'importante è che le labbra vengano valorizzate al meglio, e il makeup sicuramente aiuta tantissimo a mascherare i piccoli difetti di chiunque. Truccare bene le labbra è un'operazione difficile, ma fare pratica tutti i giorni su sè stesse può aiutare a raggiungere in poco tempo la massima qualità finale. Premettiamo che se si intende correggere parzialmente la forma delle labbra attraverso il makeup, la base diventa molto importante. Prima le labbra vanno sottoposte a peeling apposito, poi vanno ammorbidite con un velo di burro cacao idratante e infine va stesa la base composta da uno strato di fondotinta seguito da cipria. Per modificare la forma del labbro va poi stesa la giusta quantità di correttore lungo il contorno naturale, allo scopo di avere una base neutra su cui lavorare. Il contorno, che determina la forma del labbro, va tracciato con una matita morbida e ben temperata scelta della stessa nuance del rossetto. Il contorno va disegnato a partire dal centro del labbro superiore disegnando la "v" centrale; in seguito bisogna ripartire dagli angoli esterni congiungendo poi il tratto all'interno. Per il labbro inferiore l'andamento della matita deve essere dall'esterno all'interno. Per un effetto più duraturo si può riempire con la matita tutta la superficie del labbro, tamponando poi l'eccesso con una velina prima di applicare il rossetto Per scegliere il rossetto in base ai propri difetti o, viceversa, punti di forza, ci sono alcune semplici regole da seguire, tenendo sempre presente che il colore del rossetto potrà subire piccole variazioni rispetto a quando lo si è provato sul dorso della mano. In generale, le tonalità più scure "snelliscono" anche le labbra, mentre i rossetti chiari le fanno sembrare più rotonde. Questo non vuol dire, naturalmente, che chi ha labbra sottili deve evitare i rossetti scuri: tutto sta all'effetto che si vuole ottenere e a come ci si sente meglio. Anche gloss e rossetti perlati danno maggiore volume, mentre viceversa le soluzioni mat fanno sembrare le labbra leggermente più piatte e sottili. Per ridurre le labbra molto carnose il contorno può essere tracciato leggermente più all'interno della linea naturale. Naturalmente deve essere una correzione quasi impercettibile. Un trucco per assottigliare le labbra è poi stendere al centro un rossetto di una tonalità leggermente più scura rispetto al resto. Viceversa, per fare sembrare più voluminose le labbra sottili il contorno può essere disegnato più esterno e il tocco centrale dovrà essere di una tonalità più chiara, che può essere sostituita da un gloss perlato e luminoso.
Contrariamente a quanto si possa pensare, le labbra per essere belle non devono essere per forza esageratamente carnose alla Angelina Jolie: alcune donne celebrate per la loro bellezza hanno fatto delle proprie labbra sottili un tratto distintivo del loro fascino (basti pensare, per esempio, a Kirsten Dunst). L'importante è che le labbra vengano valorizzate al meglio, e il makeup sicuramente aiuta tantissimo a mascherare i piccoli difetti di chiunque. Truccare bene le labbra è un'operazione difficile, ma fare pratica tutti i giorni su sè stesse può aiutare a raggiungere in poco tempo la massima qualità finale. Premettiamo che se si intende correggere parzialmente la forma delle labbra attraverso il makeup, la base diventa molto importante. Prima le labbra vanno sottoposte a peeling apposito, poi vanno ammorbidite con un velo di burro cacao idratante e infine va stesa la base composta da uno strato di fondotinta seguito da cipria. Per modificare la forma del labbro va poi stesa la giusta quantità di correttore lungo il contorno naturale, allo scopo di avere una base neutra su cui lavorare. Il contorno, che determina la forma del labbro, va tracciato con una matita morbida e ben temperata scelta della stessa nuance del rossetto. Il contorno va disegnato a partire dal centro del labbro superiore disegnando la "v" centrale; in seguito bisogna ripartire dagli angoli esterni congiungendo poi il tratto all'interno. Per il labbro inferiore l'andamento della matita deve essere dall'esterno all'interno. Per un effetto più duraturo si può riempire con la matita tutta la superficie del labbro, tamponando poi l'eccesso con una velina prima di applicare il rossetto Per scegliere il rossetto in base ai propri difetti o, viceversa, punti di forza, ci sono alcune semplici regole da seguire, tenendo sempre presente che il colore del rossetto potrà subire piccole variazioni rispetto a quando lo si è provato sul dorso della mano. In generale, le tonalità più scure "snelliscono" anche le labbra, mentre i rossetti chiari le fanno sembrare più rotonde. Questo non vuol dire, naturalmente, che chi ha labbra sottili deve evitare i rossetti scuri: tutto sta all'effetto che si vuole ottenere e a come ci si sente meglio. Anche gloss e rossetti perlati danno maggiore volume, mentre viceversa le soluzioni mat fanno sembrare le labbra leggermente più piatte e sottili. Per ridurre le labbra molto carnose il contorno può essere tracciato leggermente più all'interno della linea naturale. Naturalmente deve essere una correzione quasi impercettibile. Un trucco per assottigliare le labbra è poi stendere al centro un rossetto di una tonalità leggermente più scura rispetto al resto. Viceversa, per fare sembrare più voluminose le labbra sottili il contorno può essere disegnato più esterno e il tocco centrale dovrà essere di una tonalità più chiara, che può essere sostituita da un gloss perlato e luminoso.
Un cruccio abbastanza frequente è avere labbra asimmetriche o un labbro inferiore più sporgente di quello superiore o viceversa. In entrambi i casi le correzioni si giocano tutte con l'abile uso della matita che andrà a rimpicciolire o ingrossare a seconda delle necessità. Se lo squilibrio è tra labbro inferiore e superiore si potrà poi adottare una tonalità di rossetto leggermente più scura per la parte più carnosa.
Se potessi rivederti ... ❤
Ti farei capire che bene e che male mi hai fatto
Come mi hai espropriato il cuore sensibile
E come hai rapito la mia facoltà di pensiero
Ti farei capire come mi avevi illuminato l'anima
E come ora la mia anima sta lacrimando per te...
Come in te avevo trovato una Stella polare
E come la mia Stella s'è fulminata di colpo
Ti farei capire come incontrarti mi ha reso felice
E come la tua mancanza mi tiene comunque viva
Come la speranza è diventata l'ultima cosa a morire
E come riconquistarti è diventata la missione della mia vita!
( Micky ❤ )
sabato 16 agosto 2008
venerdì 15 agosto 2008
"If you want to give a message, it must be a message of 'Love', it must be a message of 'Truth'. I want to capture your hearts. Let your hearts clap in unison with what I’m saying. A friend asked yesterday, "Did I believe in one world?" How can I possibly do otherwise? Of course I believe in one world."
Traduco:"Se volete dare un messaggio, deve essere un messaggio di amore, deve essere un messaggio di verità. Voglio catturare i vostri cuori. Lasciate che i vostri cuori battano all'unisono con quello che dico. Ieri un amico mi ha chiesto se credo in un mondo unito. Come potrei fare altrimenti? Certo che credo in un mondo unito".
Iscriviti a:
Post (Atom)