Il 29 aprile 2025, Chanel ha presentato la sua collezione Cruise 26 nella prestigiosa Villa d'Este, sulle rive del Lago di Como, una cornice da sogno che ha offerto ben più di viste pittoresche. La sfilata ha segnato una convergenza poetica tra cinema, storia e haute couture, traendo ispirazione dal regista italiano Luchino Visconti e dall'eleganza senza tempo di Romy Schneider, la cui collaborazione con Gabrielle Chanel in Boccaccio '70 del 1962 è stata un punto di riferimento creativo. La presentazione di questa stagione, curata dal team creativo di Chanel, si è svolta come un film in movimento. Con il sole che proietta riflessi dorati sul lago e sulle terrazze ricoperte di glicini in fiore, le modelle sfilano in un quadro vivente. La collezione ha abbracciato così lo spirito raffinato ma opulento della villa e i suoi riferimenti cinematografici, traducendoli in un guardaroba dal glamour discreto. Il patrimonio rinascimentale di Villa d'Este e la sua lunga collaborazione con l'aristocrazia europea e le leggende di Hollywood hanno offerto lo sfondo ideale per una collezione intrisa di narrazione. Qui, la donna Chanel si è rivelata meno turista e più un'abitante di questo mondo, composta, sicura di sé e vestita con naturalezza. Abiti decorati, pantaloni svasati sotto il ginocchio, camicie con pettorina ricamate e abiti da sera con paillettes evocano sia la raffinatezza d'altri tempi che il fascino moderno. Ogni look è assemblato con cura, suggerendo un'intera giornata di relax, dal relax a bordo piscina alle serate a lume di candela. In attesa della collezione di debutto di Matthieu Blazy a ottobre, la sfilata Cruise 26 ha fatto da ponte tra la tradizione e la nuova energia. Sebbene Blazy non abbia partecipato all'evento, la direzione attuale della maison è rimasta coerente, sottilmente influenzata dalla sua presenza dietro le quinte. L'atmosfera e di costante raffinatezza, senza bisogno di teatralità o audaci reinvenzioni, il linguaggio di Chanel rimane fluido nell'eleganza. Per il pubblico più giovane, l'offerta era tutt'altro che statica. Minigonne giocose in tweed, abiti in taffetà color pesca e rosa cipria e un tailleur pantalone in lurex dorato scintillante suggerisco leggerezza e movimento, allineando così i codici storici della maison ai gusti della Generazione Z. Elementi distintivi, tweed, camelie, gioielli sovrapposti e l'iconica borsa Chanel 25 si fanno notare, rassicurando le clienti affezionate e attirandone di nuove. Un punto forte della sfilata è stata l'attenzione ai dettagli artigianali. I ricami richiamano la flora in fiore del giardino, magnolie, rododendri e oleandri trovavano riscontro in pizzi, paillettes e delicate perline. Questi motivi sottolineavano il profondo impegno di Chanel per l'artigianato, un impegno rafforzato dal recente investimento in Mantero, l'azienda comasca specializzata in seta con cui Chanel collabora da oltre cinquant'anni. La partnership, pur non alterando le attività quotidiane, riflette una mossa strategica volta a preservare e rafforzare la tradizione tessile italiana. Con la Cruise 26, Chanel ha ricordato al pubblico che la bellezza risiede sia nella quiete che nel progresso. Dal sussurro della seta sulla pietra al luccichio delle paillettes sotto la luce del sole italiano, la collezione racconta una storia di cinema, artigianato e continuità, una visione calma ma potente, che anticipa una nuova era creativa.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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