venerdì 11 marzo 2011
Sisma in Giappone, l'asse terrestre si sposta di 10 centimetri ❤
La scossa sismica che ha colpito il Giappone avrebbe spostato l'asse terrestre di quasi 10 centimetri, secondo i risultati preliminari degli studi effettuati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "L’impatto di questo evento sull’asse di rotazione - si legge in una nota dell’Ingv - è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960". Confrontando la scossa con quella che ha distrutto L'Aquila nel 2009 "l’energia liberata dal sisma di oggi è stata di circa 30.000 volte maggiore", sottolinea il direttore dell'Ingv, Enzo Boschi. Le conseguenze in Italia sono state ugualmente devastanti perché il terremoto "è avvenuto sotto una città antica, con case costruite secoli fa e edifici moderni mal fatti, mentre in Giappone è avvenuto in mare e in un Paese che ha fatto dell’ingegneria antisismica il suo fiore all’occhiello".
L'area più sismica della Terra Il Giappone si trova nella cosiddetta Cintura di Fuoco una fascia che si estende per 40.000 chilometri che avvolge l’oceano Pacifico - dall’estremità meridionale del Sud America fino all’Alaska, arrivando fino alla penisola russa della Kamchatka e poi scendendo giù fino a toccare in pieno Giappone, Filippine, Indonesia fino alle isole Tonga - e nella quale si concentrano le scosse più violente e i vulcani più esplosivi del pianeta. "In tutta questa zona sono in gioco energie molto superiori rispetto a quelle possibili nel resto del pianeta", ha osservato il direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Roma La Sapienza, Gabriele Scarascia Mugnozza, "Qui le placche oceaniche del Pacifico scorrono al di sotto delle placche continentali di Nord e Sud America, generando terremoti, vulcani e dando origine a catene montuosa dall’Alaska alla Terra del Fuoco".E' in questa zona, infatti, che si sono registrati i terremoti più violenti: quello di magnitudo 9,5 che ha colpito il Cile nel 1960, il sisma di magnitudo 9,2 avvenuto nel 1964 in Alaska e quello del 26 dicembre 2004 a Sumatra, di magnitudo 9,1. Anche i vulcani che si trovano in questa zona sono celebri per spaventose eruzioni, come il Krakatoa che nel 1883 ha provocato il boato più forte mai avvertito sulla Terra, il Monte Sant’Elena, sulla costa americana del Pacifico, che si è svegliato in modo violentissimo nel 1980 ed ha ispirato il film "Uragano di fuoco".
L'area più sismica della Terra Il Giappone si trova nella cosiddetta Cintura di Fuoco una fascia che si estende per 40.000 chilometri che avvolge l’oceano Pacifico - dall’estremità meridionale del Sud America fino all’Alaska, arrivando fino alla penisola russa della Kamchatka e poi scendendo giù fino a toccare in pieno Giappone, Filippine, Indonesia fino alle isole Tonga - e nella quale si concentrano le scosse più violente e i vulcani più esplosivi del pianeta. "In tutta questa zona sono in gioco energie molto superiori rispetto a quelle possibili nel resto del pianeta", ha osservato il direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Roma La Sapienza, Gabriele Scarascia Mugnozza, "Qui le placche oceaniche del Pacifico scorrono al di sotto delle placche continentali di Nord e Sud America, generando terremoti, vulcani e dando origine a catene montuosa dall’Alaska alla Terra del Fuoco".E' in questa zona, infatti, che si sono registrati i terremoti più violenti: quello di magnitudo 9,5 che ha colpito il Cile nel 1960, il sisma di magnitudo 9,2 avvenuto nel 1964 in Alaska e quello del 26 dicembre 2004 a Sumatra, di magnitudo 9,1. Anche i vulcani che si trovano in questa zona sono celebri per spaventose eruzioni, come il Krakatoa che nel 1883 ha provocato il boato più forte mai avvertito sulla Terra, il Monte Sant’Elena, sulla costa americana del Pacifico, che si è svegliato in modo violentissimo nel 1980 ed ha ispirato il film "Uragano di fuoco".
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