Sfilata Spring 24 Etro i primo look è uno chemisier dalla costruzione couture, ma portato aperto e realizzato con il popeline di una camicia. Così Marco De Vincenzo inizia a raccontare il mood della sua nuova prova per Etro. Il creativo cita la parola nowhere, per evocare un posto che non c’è, che non esiste. Un posto possibile, però, almeno con l’immaginazione. Nowhere, anche, come metafora della moda, luogo nel quale tutto è concesso perché le combinazioni di elementi sono virtualmente infinite. Ecco allora che i broccati e le giacche dal sapore western, che i motivi cravatteria e le righe, che il denim e la spugna si congiungono in un non luogo stilistico che è sincretico e vitale, mentre le punte di stivali texani incontrano trecce di stoffa, le larghe camicie bacchettate sfiorano i disegni di qualche isola misteriosa, e le righe si congiungono a volute voluttuose. Il tutto con leggerezza e impulsività. È un vero proliferare di motivi ed echi, contenuta in una silhouette, per contrasto, dalla precisione assoluta e irremissibile. Dritta e verticale, o a sirena, aperta in un godet, ma sempre lunga, fisica, fasciante, con le giacche e i bomber che, sopra, avvolgono in volumi protettivi e abbondanti.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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