Sfilata Spring 24 Moschino in questa collezione ognuna delle stylist ha lavorato su una sua esperienza di Moschino. Ovviamente ognuna ha dato il proprio punto di vista che si nutre anche dell'esperienza generazionale. Carlyne Cerf ha lavorato con Franco Moschino il suo punto di vista rimane quello di un'interprete esterna. Partendo da lei un tailleur pantaloni total white o total black, una giacca nera, un paio di jeans, un top di cristalli come quelli delle collane che si trovano anche sui sabot. Gabriella Karefa Johnson lei parte dalla Now stalgia degli anni Novanta e, quindi, via al cappello da cowboy, occhiali Persol e grandi orecchini a cerchio. E poi, la gonna con le balze i top e i maglioni a crochet, i giubbotti chiodo con le borchie ad anelli dorati. Lucia Liu lei parte dagli slogan e, quindi, dalla scritta sulla T-shirt Protect me from the Fashion System e poi procede stratificando l'archivio moschiniano. Un modo per mescolare le carte, insomma. Katie Grand abituata a guardarsi intorno per capire quello che succede, Grand inventa un nuovo slogan, Loud Luxury e non c'è nulla di più attuale perché viviamo in una cacofonia provocata da chi alza la voce per far sentire il nulla che ha da dire.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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