La collezione spring 25 di Stuart Vevers per Coach ha adottato un approccio nostalgico agli archetipi della moda americana, dando nuova vita al denim, pelle, pantaloni cachi e magliette di cotone. Vevers, che sembra avere il tocco di Mida in questo momento, ha affrontato questi materiali di uso quotidiano con un mix di riverenza e irriverenza. Bordi grezzi, cuciture sfilacciate e look sgualciti che hanno aggiunto un senso di spontaneità e autenticità alla collezione, riflettendo anche la sua dedizione alla sostenibilità e al futuro della moda. Vevers sta cavalcando l'onda di Coach, con impressionanti risultati finanziari recenti che spiccano in un clima di incertezza per l'industria della moda. Ma il successo del suo Coach non riguarda solo i numeri, riguarda anche la connessione con una nuova generazione, abbracciando l'eredità del marchio e infondendogli giocosità e un'inaspettata cordialità. In linea con la tendenza prevalente alla New York Fashion Week, Vevers si è rivolta ai classici look americani e li ha reinterpretati per un pubblico più giovane e più attento alla sostenibilità. La sfilata si aperta con un blazer blu navy e pantaloni cachi, abbinati a una maglietta con la scritta I Heart NY, che ha radicato la collezione in un mix di tradizione e irriverenza. Ciò che è seguito sono stati capi riciclati e rattoppati insieme come pantaloni di cotone beige larghi che sembrano usurati e consumati, dimostrando che le imperfezioni possono essere trasformate in dichiarazioni di stile. Vevers ha anche dato una seconda vita ai classici capi in pelle. Le giacche da aviatore e da motociclista sono state rielaborate in giacche cardigan oversize e stili da motociclista rimpiccioliti, incarnando la convinzione del designer che la decostruzione e il riciclo creativo possano portare a nuovi design più significativi. Questo senso di reinvenzione ha caratterizzato l'intera collezione, con ogni capo che sembra una nuova interpretazione di qualcosa di familiare. Questa collezione strizzava l'occhio anche agli anni '60 con mini abiti in raso dai colori vivaci che incanalano l'ottimismo dell'epoca, conferendo al contempo un tocco ribelle. Gli abiti danno l'impressione che le debuttanti dell'uptown hanno abbandonato la loro vita di lusso per un mondo più grintoso e artistico. Naturalmente la collezione Coach non sarebbe completa senza un focus sugli accessori. Vevers ha deliziato con delle borse a pochette oversize con chiusura a scatto in pelle tinta vegetale, ispirate a un design di Bonnie Cashin del 69. Le pochette oversize e stravaganti a forma di labbra, cuori e ossa da cartone animato hanno aggiunto un tocco di stravaganza, mentre le borse a tracolla più piccole sono adornate con ciondoli a forma di orsacchiotti e cuori. Le sneaker consumate alla perfezione sono sormontate da musicassette e macchinine giocattolo, completando l'atmosfera ironica. I graffiti a penna scarabocchiati sugli accessori ci hanno ricordato i giorni di scuola e hanno aggiunto un senso nostalgico alla collezione. La collezione Coach spring 25 di Vevers è stata una celebrazione dei classici americani, ripensati tenendo a mente sostenibilità, giovinezza e ottimismo. È stato un promemoria del fatto che, anche se Coach continua a crescere come marchio internazionale, rimanendo però ancorato alla creatività e all'autenticità, qualità che non sono solo percepite ma anche indossate.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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