Al Museum of Modern Art, Tory Burch ha presentato una collezione Fall Winter 25/26 che ha reinventato l'abbigliamento sportivo americano attraverso una lente giocosa e decostruita. Con la conversazione sulla moda spesso incentrata su Parigi e Milano, Burch ha colto l'occasione per sottolineare l'eredità di New York nell'abbigliamento sportivo, pratico, comodo e naturalmente chic. In questa stagione, ha affrontato i capi essenziali del guardaroba con ritocchi sottili ma inaspettati. Le camicie presentano cuciture non finite che possono essere tirate su e allacciate con una spilla dorata, mentre le giacche di pelle sono dotate di più tasche con chiusura a scatto, eliminando la necessità di una borsa, sebbene abbia anche introdotto borse giocose con dettagli delle tasche abbinate. Nelle ultime stagioni, Burch ha spinto i confini della sua estetica, a volte sconfinando in territorio sperimentale. Qui, ha trovato un equilibrio tra innovazione e vestibilità, pantaloni di velluto intrecciati con metallo per una texture vissuta, abiti a clessidra che drappeggiano da una spalla con abbellimenti scultorei e pantaloni della tuta inaspettatamente resi in lana spazzolata. I blazer sono sovrapposti con sovrapposizioni di rete trasparente, aggiungendo dimensione al familiare. Tra i capi più in evidenza, cappotti e giacche imbottite in nylon strette in vita con spille oversize, una scelta di stile che sembra sia istintiva e sicura di sé. La colonna sonora della sfilata, una risata ipnotica di Charlotte Adigéry e Bolis Pupul, sottolinea il senso di giocosa irriverenza di questa collezione. In un periodo di incertezza, la risposta di Burch è stata chiara, abbracciare il colpo di scena.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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