La sfilata Fall Winter 25/26 è un omaggio al suo fondatore fiorentino Guccio Gucci, che da giovane lavorò presso l’esclusivo Savoy Hotel di Londra, proprio in quell’ambiente di lusso che nacque il suo.sogno e si sviluppò il suo interesse per la pelletteria, ispirandolo poi a creare quella che sarebbe diventata una delle maison più iconiche al mondo. Dopo l’era di Sabato De Sarno, Gucci torna proprio alle sue radici, scavando dentro ai suoi archivi, rielaborando i codici estetici. La silhouette intrecciano il passato con il presente, in un dialogo proprio fatto di epoche che si muove con molta disinvoltura dagli anni 60 e 70 quando la maison Gucci divenne il simbolo della Dolce Vita fino a oggi. Rigorosi nei tagli, i capi si lasciano attraversare dal colore, così come da spacchi e svolazzi che regalano leggerezza e sensualità. In questa collezione ci sono tailleur in tweed e una generosa dose di pellicce che evocano l’eleganza disinvolta proprio di quei anni, mentre cappotti bon ton con bottoni oversize, vestiti in raso di seta, giacche e cappotti over in viola, rosa, giallo,velluto in tonalità vibranti e foulard annodati con nonchalance attorno al viso aggiungono un tocco di sofisticata teatralità. In passerella i tessuti sartoriali maschili vengono trasposti nel mondo femminile. Rigore e morbidezza si incontrano nelle lane spalmate e nelle camicie in seta. Il contrasto di tessuti innovativi, pesanti e leggeri, di armonie geometriche caratterizzano la collezione.
Un Bacio Fatato
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