L'isola che non c'è
è solo nascosta in ognuno di noi
E' proprio un posto riservato,
dove coltivare
i nostri segreti,
i nostri sogni
assurdi ed impossibili.
Quelli che generano malinconie
nel profondo segreto
degli occhi e del cuore.
dove anche Trilly
ama Peter Pan per sempre ...
( Micky ❤ )



 


Là dove il silenzio
è l'anima di tutto ...
dove il cielo entra
e penetra nel cuore
per diventare universo,
dove una lacrima
sublima l'anima ,
dove il vento si ferma
e il tempo non esiste più ...
dove l'istante è eternità.
Là il mio amore resterà ...
PER SEMBRE ...
( Micky ❤ )

 


Non ci sono piu lacrime
quando la tristezza dell'anima
supera il dolore fisico ...
quando le parole
non bastano più ...
perchè dentro brucia
qualcosa
che non riesci a dire ...
( Micky ❤ )

Glitter By Rom@n@deROM@



Senso di sprofondamento
voglia di andare lontano
là dove non c'è
una meta da raggiungere
là dove non occorre
lottare per conquistare
là dove basta
il linguaggio degli occhi
per Amare.
( Micky ❤ )



 


Nelle notti dei miei sogni piu nascosti ...
celo il mio segreto ... piu grande ...

... abbandonarmi nel tuo respiro ...

e morire di te ...
( Micky ❤ )


Ti amo
mio dolcissimo angelo ...
Sussurro al tuo orecchio
queste Parole che scivolano
come una dolce melodia
per penetrare direttamente
nel Tuo cuore ...
dove rimarranno imprigionate per
l'eternita !!!
( Micky ❤ )

Sei il mio respiro
che dentro di me
si fa strada
verso il
profondo
del mio cuore
e della mia anima ...
Corri nelle mie vene
come un dolce brivido
lasciandomi quì a fremere
di piacere
con il Tuo

sussurro d'amore ...
( Micky ❤ )

</div

Le Tue carezze
i tuo baci
mi avvolgono
in una travolgente
esplosione di sentimenti
impercettibili ...
Riesci piano piano
 a strascinarmi
dentro a questo vortice
di folle passione
dove i nostri cuori
si unisco per amarsi in eterno ...
( Micky ❤ )

Sono la luce
che illumina le Tue buie notti
Sono la coperta
che ti avvolgerà
con il suo calore ...
Sono il cuscino
dove Tu appoggerai
la tua testa
Sono colei che
ti donerà
la vera felicità
sfiorando la tua anima
e ogni volta che
ti volterai
io sarò al Tuo fianco
per sostenerti e appoggiarti
nelle difficoltà della vita ...
( Micky ❤ )


 

Ascolto il rumore del mare
che mi parla di Te
mio dolce amore ...
mi perdo nei tuoi respiri
che mi portano vicino
alla Tua anima ...
Chiudo gli occhi
e percepisco il calore
del tuo cuore
che batte all'unisono
con il mio ...
Ho voglia di Te
Ho voglia di Noi
voglio perdermi
di nuovo dentro di Te
per assaporare ancora
attimi di eternità ...
( Micky ❤ )

Io mi perdo completamente
nei Tuoi occhi
quando sono tra le Tue braccia
anche un istante
si trasforma in un sogno
La tua pelle sotto le mie dita
il Tuo odore
che si mescola al mio
e la dolcezza
dei nostri movimenti
durante l'estasi del desiderio
ci fa avvolgere
nella pura essenza di noi ...
( Micky ❤ )

Non ci sarà mai giorno
che io ti possa ringraziare
per l'eterna felictà
che Tu mi hai donato
perchè anche quando
eravamo lontani
le nostre anime erono vicine ...
( Micky ❤ )

Ritrovarsi nuovamente
tra le Tue braccia
ancora per un attimo
per recuperare
il tempo perduto ...
Uniamoci in questo
bacio senza tempo
che ci porta
in un'altra dimensione
Mentre le nostre mani
iniziano ad
incrociarsi
sui nostri corpi che fremo
di passione
percependo la nostra voglia
di peccato che ci trascina
dentro ad un fortice di follia ...
( Micky ❤ )

Ti chiedo
di dissetarmi l'anima
che brama di te ...
inizia ad invadermi
con l'essenza della passione
accarezzami piano piano
esplorandomi con i respiri
del Tuo cuore
 avvolgendomi
con i sospiri d'amore
immergermi pienamente
nei tuoi desideri
più profondi
vivendo nel silenzio
di questo nostro
sogno d'omore ...
( Micky ❤ )

 

Come è ignoto
questo tempo che passa
destinato solamente al domani
Io rimango quì ferma immobile
a leggere
le pagine della mia vita
che passa una dopo l'altra
come un infinito film ...
Percepisco il tempo che
scorre impalpabile
come la polvere
tra le mie dita
solo una leggera ebbrezza
di vento riesce a distogliermi
dai miei pensieri
che mi stavano portando
in un'altra dimensione ...
Mi nutro di questa immensità
dove gli anni sembrano secoli
che si traformano in attimi
indimenticabile
per rimanere imprigionati
nel mio cuore
come la sabbia
che scorre dentro
a una clessidra ...
( Micky❤ )

     

 

I stay here
waiting for you
nothing and nobody
I can prevent
our love
to fly ...
I wrap the mystery
so as not to perceive
what I think
and try ...
Only You
can capture
the essence of my
thoughts
Wherever you are ...
Our soul
is united by a thread
Invisible
that binds us
life after life
for eternity ...
( Micky ❤ )


 

lunedì 21 maggio 2012

Terremoto in Emilia, lo Stato non pagherà la ricostruzione ❤

Il terremoto che ha devastato parte dell’ Emilia Romagna, non poteva arrivare in un momento peggiore di questo. Cioè proprio quando lo Stato potrebbe non sborsare più un euro per le persone colpite dal terremoto e, in generale, per le vittime delle calamità naturali. Perché è questo in effetti il succo del decreto legge 59 del 5 maggio 2012, pubblicato qualche giorno fa sulla Gazzetta Ufficiale. Ancora non è chiaro come questo decreto toccherà le vittime del recente terremoto, ma fonti interne alla Protezione Civile ci rivelano che il decreto è già valido e che sono in via di definizione le ordinanze con i criteri di attuazione per il caso emiliano. Al decreto, infatti manca il regolamento di attuazione, che dovrà stabilire come e quanto dovranno pagare i cittadini, e che dovrebbe essere emanato entro iprossimi 90 giorni. Ma per gli emiliani la risposta dovrebbe arrivare a brevissimo e non sarà probabilmente positiva. Lo stesso sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ha confermato che “non ci saranno provvedimenti che riguardano la sistemazione dei luoghi, dei palazzi e delle opere”. Catricalà ha però preannunciato la dichiarazione dello stato d’emergenza e la “copertura finanziaria per il soccorso e la prima assistenza ai soggetti interessati, ovvero ai cittadini e alle imprese. Nell'ordinanza – dichiara - ci sarà anche la messa in sicurezza provvisionale”. Inoltre, è allo studio la “sospensione del pagamento dell’Imu per chi ha avuto la casa distrutta” e la deroga al patto di stabilità per i Comuni coinvolti.

Il problema della ricostruzione però rimane. Lo Stato non ha più soldi sufficienti per rattoppare alla svariate emergenze. Da qui la decisione di dover applicare una nuova strategia per fronteggiare lecalamità naturali, come i terremoti. Ma le soluzioni contenute nel decreto hanno sollevato un polverone di polemiche. A preoccupare i critici è in particolare un punto del provvedimento, ribattezzato emblematicamente con il nome di “tassa sulle disgrazie”. Si tratta di una tassa che le Regioni colpite da calamità potranno decidere di applicare sulla benzina. Potranno cioè decidere se aumentare il prezzo o meno della benzina di 5 centesimi per racimolare un po’ di euro da usare per l’ emergenza.

Lo Stato, infatti, si chiama fuori per quanto riguarda i fondi necessari per le ricostruzioni degli edifici privati danneggiati. Il costo va a ricadere sui cittadini. Come? Stipulando una polizza assicurativa. In pratica, il decreto introduce il principio delle coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da calamità naturali. Quindi, il provvedimento stabilisce che “al fine di consentire l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati” e per garantire “adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione” dei beni immobili privati, “ possono essere estese ai rischi derivanti da calamità naturali tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprietà di privati”. In parole, povere se un terremoto provoca il crollo della casa solo i cittadini che hanno stipulato un’assicurazione potranno avere un risarcimento.

Per i critici si tratterebbe di una scelta “discriminatoria”. sarebbe In effetti, l’ assicurazione su base volontaria sancisce la disparità tra cittadini che vivono in zone non a rischio e quelli che, invece, si trovano in aree sismiche o a rischio idrogeologico. C’è poi il concreto pericolo che le compagnie assicurative non stipuleranno polizze, o lo faranno a cifre esorbitanti, in tutte quelle zone dove i rischi sono storicamente molto alti.

E’ possibile quindi che la naturale evoluzione di questo provvedimento alla fine porti a un tipo diassicurazione obbligatoria per tutti che potrebbe avere un costo di circa 100 euro ad abitazione, stando alle stime dei tecnici delle amministrazioni dello Stato e delle assicurazioni.

Boccia decisamente questo provvedimento il Consiglio nazionale degli architetti“Larga parte degli italiani vive in zone a rischio sismico ma pochissimi sanno se la loro casa è davvero sicura o no: perché dovrebbero mettere mano al portafogli e sottoscrivere una costosa polizza assicurativa?”, si chiede il presidente Leopoldo Freyrie.

Il patrimonio edilizio italiano, secondo gli esperti, è tutt’altro che chiaro. I numeri sono impressionanti: entro i prossimi dieci anni l’85% dell’edificato urbano avrà piu' di 40 anni; e saranno oltre 6 milioni gli stabili esposti a gravi rischi sismici e un milione e 300mila quelli esposti a rischi idrogeologici“I danni maggiori - spiega Freyrie - in Abruzzo come in Emilia Romagna li hanno patiti gli edifici moderni , quelli costruiti nel dopoguerra, con una vita media di 70 anni e quindi bisognosi di interventi più meno urgenti di manutenzione e restauro. Senza dimenticare che tutte le principali norme antisismiche sono di venti e dieci anni fa”.

Potrebbe suceddere che l’ assicurazione, se la casa è costruita con criteri antisismici chiederà relativamente poco, sui 130 euro l’anno, stimano gli architetti. “Se la casa è in zona a rischio ma non è costruita con criteri antisismici - dice Freyrie - pretenderà il massimo del premio. Quanti saranno in condizioni di pagarlo? Prima di decidere una rivoluzione simile, occorrerebbe procedere a un censimento degli edifici, stimare il costo delle polizze e capire come spalmare questi costi da punto di vista sociale”.

Altra questione spinosa di questo decreto è la durata dello stato d’emergenza, cioè il periodo in cui è lo Stato a farsi carico di tutte le spese. Il provvedimento stabilisce un periodo di 60 giorni, con la possibilità di un’unica proroga di 40. Una decisione, questa, presa per evitare che gli stati d’emergenza durino anni. Allo scadere del termine cosa succederà ancora non è chiaro. Ma a quanto pare il nodo verrà sciolto ricadendo sulle spalle delle vittime di quest’ultimo terremoto emiliano

“Le parole di cordoglio e la vicinanza alle persone colpite dal terremoto dell’Emilia non servono a nulla se poi non sono accompagnate da serie misure di sostegno”,
 dice il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, criticando il decreto . “Aumentare il costo della benzina - sottolinea - è la solita soluzione facile che in realtà non risolve un bel nulla e grava sempre e solo sui cittadini già tartassati e colpiti direttamente dagli eventi calamitosi".

Rimane, infine, ancora aperta la questione su chi pagherà il recupero del patrimonio artistico e culturale, punto fondamentale soprattutto per via delle pesanti perdite provocate da quest’ultimosciame sismico. Non si sa infatti chi si sobbracherà i costi di ricostruzione, ad esempio, della cinquecentesca Torre dei Modenesi, di Palazzo Veneziani e della Torre del Duomo di Finale Emilia, in provincia di Modena. E non si sa chi pagherà per la chiesa di Concordia e per la navata centrale della chiesa di Rovereto sulla Secchia o il centro storico di Carpi. Chi si occuperà della statua crollata all’interno della chiesa di San Giovanni in Persiceto e i danni alla chiesa di Caselle di Crevalcore a Bologna? Lo stesso ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, parla di danni“davvero ingenti” per i beni architettonici e culturali“Quantificare in termini di euro – dice - è ancora prematuro ma in ogni caso siamo nell’ordine di diverse decine di milioni”. Ad essere stato danneggiato, spiega il ministro, è “uno dei patrimoni culturali più importanti a livello nazionale”. Eppure, probabilmente i costi del recupero saranno solo regionali.

Molti sono i dubbi sulle reali possibilità della Regione di affrontare spese di questo tipo, a fronte anche dei costi di gestione dell’emergenza. Purtroppo la risposta a questi interrogativi non c’è e rischia di essere sperimentata sulla pelle dalle persone vittime del terremoto emiliano.

Terremoto in Emilia, nuove scosse ❤

ROMA - La terra continua a tremare in Emilia dove nella notte tra sabato e domenica sono morte sette persone. Alle 18.37 una nuova scossa di magnitudo 4.1 a Finale Emilia, uno dei paesi più colpiti dalsisma. Nella notte oltre cento scosse di assestamento la più forte di magnitudo 3.7. Paura tra i 4.500 sfollati che hanno dormito nelle auto. Arrivano intanto anche gli sciacalli che si fingono volontaridella Protezione civile. Proprio il sindaco di Finale nel pomeriggio aveva fatto un accorato appello: aiutateci. Monti e Cancellieri sono in viaggio per Ferrara e martedì il consiglio dei Ministri decreterà lo stato di emergenza, mentre si discute sulla riforma della Protezione civile che non prevede lo stanziamento di fondi per i terremotati. Scoppia intanto la polemica sulle fabbriche crollate che ieri hanno causato la morte di quattro operai, mentre i sindacati avvertono:economia in ginocchio, a rischio 5mila posti di lavoro(perse 200mila forme di parmigiano). Altre tre vittime sono tutte donne, morte per un malore causato dallo spavento. Si contano, infine, i danni ai monumenti (tutte le notizie sul terremoto in Emilia).

L'ultima scossa: magnitudo 4.1. Due scosse di terremoto, precedute da un boato sordo, sono state avvertite pochi minuti dopo le 18.37 a Finale Emilia, uno dei paesi già devastati dal sisma di sabato notte. Le località prossime all'epicentro sono Finale Emilia (MO), Bondeno (FE) e Sant'Agostino (FE). Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle con magnitudo 4.1.Una breve scossa di terremoto, probabilmente di assestamento, è stata avvertita anche a Sant'Agostino, nel ferrarese. 

Terremoto Emilia, 4mila gli sfollati Notte di paura nelle tendopoli ❤

ROMA - Notte di paura nelle tendopoli allestite in Emilia Romagna per il tremendo terremoto che ha colpito il Nord est nella notte tra sabato e domenica scorsa. In tanti hanno dormito in macchina e nei parcheggi dei supermercati. Salgono intanto a 4mila gli sfollati.

Notte di paura per gli sfollati. Il maltempo e le temperature che a Modena e a Ferrara sono scese fino a 12 gradi non hanno aiutato gli sfollati e non aiuteranno gli uomini della Protezione civile, i Carabinieri, i vigili del fuoco e le altre forze dell'ordine che si stanno occupando incessantemente di mettere in sicurezza i cittadini nelle aree più colpite, allestendo tende, cucine da campo e punti di accoglienza. 


Tra i paesi più in difficoltà ci sono Sant'Agostino, nel ferrarese, e Finale Emilia, piccolo Comune modenese il cui centro storico è stato letteralmente raso al suolo. Ma in tutta la campagna emiliana gli edifici più vecchi si sono sbriciolati, trasformandosi in cumuli di mattoni. La priorità ora è offrire un riparo, cibo, acqua e assistenza ai circa 3 mila sfollati che non possono tornare nelle loro abitazioni perchè crollate o dichiarate inagibili. Secondo i primi calcoli almeno 900 le persone che stanotte hanno dormito fuori casa. 


Messi a disposizione tre alberghi. Circa 400 le persone residenti in alcuni comuni della Bassa modenese che hanno dormito in tre alberghi di Modena, grazie alla solidarietà e alla collaborazione della Feralberghi modenese. Molti quelli che nelle città hanno dormito in auto per strada, mossi anche dalla paura rinnovata dal cosiddetto sciame di assestamento.


Aiuti da tutte le regioni. «Nei comuni più colpiti, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Cavezzo e Camposanto, tutti in provincia di Modena, siamo intorno alle 4mila richieste di aiuto. Noi stiamo allestendo, in collaborazione con i primi aiuti che giungono dalle altre Regioni, circa 3mila posti letto in tende riscaldate, con servizi igienici e cucine, integrati con l'allestimento di altri centri d'accoglienza in strutture fisse» afferma al Messaggero il capo della Protezione civile in Emilia Romagna illustrando la situzione di emergenza della zona terremotata. 


Hanno paura. Pochissimi hanno dormito nelle proprie case la scorsa notte a Finale Emilia, la cittadina in provincia di Modena dove poco più di 24 ore fa la terra ha tremato e ancora continua a farlo. È qui l'epicentro del sisma che ha scosso e continua a scuotere il Nord-Est.


I parchi, le aree pubbliche, le piazze sono spazi aperti dove le automobili sono diventate camera da letto, cuccia, riparo. Riuscire a prendere sonno è stato doloroso. «Come si fa a dormire mentre succede tutto questo», dicono i più. In paese, e per un raggio di circa 20 km, è tutto chiuso. Cenare è stato arduo per chi non ha voluto rimettere piede in casa. Qualche pizzeria ha fatto gli straordinari col take away. Qualche ristorante non ha potuto servire da mangiare perchè il personale ha preferito starsene alla larga da tetti e mura. 


Nel palasport tensione quando, intorno alle tre, sono state avvertite nuove scosse. Qui sono stati smistati i senza-tetto che hanno anche bisogno di assistenza personale: anziani soprattutto, ma anche tanti immigrati. Intorno alle quattro qualcuno ha cominciato ad avvertire freddo, forse anche per la stanchezza. Tutti hanno continuato a chiedersi il perchè : «Qui non è mai successa una cosa del genere». Una dottoressa ha trascorso la notte rassicurando e parlando con tutti; una ragazzina con il suo cagnolino bianco ha atteso fino all'alba la mamma in turno da volontaria. Ah, i volontari. Un esercito silenzioso. Tutti hanno avuto paura nella notte tra sabato e domenica scorsa. Anche loro, ma non sono bastate cento e più scosse per fermarli. Riescono anche a sorridere versando l'ennesimo caffè caldo, tra un tremore della terra e l'altro.


Per quanto riguarda gli sfollati, «ai 4mila del Modenese - spiega - se ne aggiungono altri 350-400 della provincia di Ferrara, nei Comuni di Bondeno, San'Agostino e Mirabello. Questi sono già assistiti». In concreto, la prima notte in tenda, fa sapere Egidi, la passeranno «tre-quattro mila persone». Sul decreto di riforma della Protezione civile che afferma tra l'altro che in caso di catastrofi naturali non sarà più lo stato a pagare i danni ai cittadini, Egidi preferisce non commentare: «Il problema è delle istituzioni» ma aggiunge «certo, qui i danni sono enormi». 


Ambulatorio pediatrico. La Croce Rossa italiana di Finale Emilia ha allestito un ambulatorio pediatrico per venire incontro alle esigenze delle decine e decine di mamme con bambini piccoli ospitati nelle varie tendopoli e nei centri di accoglienza allestiti in paese. L'ambulatorio è allestito nella struttura dove è stato insediato il comitato di gestione dell'emergenza presso la sede della Protezione civile e del Comando dei vigili del fuoco di Finale. «A parte il maltempo, la situazione si sta lentamente normalizzando - fanno sapere dalla Croce Rossa -. Durante la scorsa notte non abbiamo effettuato alcuno sgombero di persone, ma soltanto trasferimenti negli ospedali del territorio di sfollati colti da leggero malore, di invalidi con difficoltà a restare all'interno dei centri di accoglienza e di anziani con problemi cronici

domenica 20 maggio 2012

Terremoto Modena: bimba salvata dalle macerie. Crollano case, chiese e castelli: 1500 sfollati ❤

MODENA - Chiese e rocche crollate, crepe nella case, feriti, ospedali evacuati. Ecatombe nella Bassa modenese e non solo per le scosse di terremoto che nella notte hanno svegliato la popolazione e provocato danni ingenti.
A Finale Emilia, dove una bambina di 5 anni è stata salvata dopo essere rimasta sotto le macerie, la situazione è drammatica: è crollato il tetto della cattedrale e della canonica, lo stesso vale per la torre del castello del '300. Il centro storico sembra bombardato. "Abbiamo perso la città", ha commentato a caldo il sindaco. L'accesso al centro storico di Finale Emilia. Saranno allestiti 4 punti per gli sfollati con 250 posti letto. Il bilancio è di 5 morti, quattro in provincia di Ferrara e uno nel Bolognese. Una cinquantina i feriti. Si susseguono le scosse di assestamento.

Ore 11 – A Finale notato aumento dell’acqua nei fossi prima del sisma
Prima del terremoto ci sarebbe stato un aumento del livello dell'acqua dei pozzi e dei fossi attorno a Finale Emilia, e alcune aree sarebbero state allagate dall'apertura di fontanazzi, come nel caso della via Fruttarola, all'uscita dal paese, come documentano alcune foto scattate da un agricoltore. Durante la scossa, la sensazione avuta da diversi residenti è stata come se dal terreno uscissero aria e sabbia. Altro particolare è stato l'immobilismo dei lampadari.

Ore 10,59 - Il primo bilancio della Provincia: scuole, ponti e strade
Accertamenti in corso in tutta l'area nord della provincia. Sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla, ed entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati, chiuso l’accesso al centro storico di Finale. Al momento non risultano feriti gravi, una cinquantina circa le persone lievemente contuse. Sono già stati evacuati l’ospedale e la casa protetta di Finale Emilia, e per via precauzionale è stato disposta anche l’evacuazione dell’ospedale di Mirandola.
Quel che resta della cattedrale di San Felice sul Panaro (foto da Twitter)
Quel che resta della cattedrale di San Felice sul Panaro (foto da Twitter)
Controlli anche su ponti ed edifici pubblici. Per quanto riguarda le scuole, è già stata disposta la chiusura nella giornata di lunedì  per quanto riguarda i Comuni di Finale, San Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per quanto riguarda gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche.
Per quanto riguarda la viabilità è stato interrotto un tratto della strada provinciale che attraversa San Possidonio, con una deviazione, ed è stata disposta l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona a causa dell’inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.

Ore 10.56 – Bimba sotto le macerie, ma calma
"La bimba è rimasta calma, pur sommersa da una coltre di un metro e mezzo di macerie. È il papà è stato un leone per liberarle il viso e farla respirare. Poi la protezione civile ha fatto il resto". A parlare è Andrea Giovanardi, 50 anni, vicino di casa di Bartolomeo Vultaggio che ha aiutato nei primi soccorsi alla piccola Vittoria. "Barto urlava di aiutarlo – dice Giovanardi – Io ero in pigiama, mi sono vestito e, devo essere sincero, c'era una parte del tetto che penzolava e la terra che tremava di continuo. Pensavo che se fosse venuto giù il resto saremmo morti anche noi. Ma Barto si è buttato nella stanza della bimba. Poi mi ha detto che quello che penzolava era solo polistirolo, isolante del coperto. L'ho seguito. Lui chiamava Vittoria, e Vittoria rispondeva in qualche modo. Siamo riusciti a raggiungerla, a liberarle il viso, a farla respirare. Le abbiamo dato acqua. I soccorsi sono arrivati un'ora dopo, non riuscivamo a chiamarli. Un'altra ora è servita per estrarla dalle macerie. Illesa. Un miracolo. Era sul letto. Si è salvata perchè il letto era accostato alla parete".

Ore 10,54 - Scuole inagibili a Finale e Mirandola
I poli scolastici di Finale Emilia e Mirandola sono stati dichiarati inagibili a causa dei danni subiti, non ancora stimati. Nel frattempo a San Felice è arrivata la colonna della protezione civile per allestire la cucina da campo nel pressi delle scuole medie.
La chiesa del Mulino di Finale Emilia: il tetto è crollato (foto da Twitter)
La chiesa del Mulino di Finale Emilia: il tetto è crollato (foto da Twitter)

Ore 10,51 – Venti battaglioni mobili dei carabinieri inviati a Modena
Carabinieri del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale dell'Emilia Romagna sono stati inviati nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni. Essi affiancheranno costantemente i carabinieri dell'Arma locale anche nelle riunioni che sono in corso di svolgimento presso le Prefetture di Modena e Ferrara, maggiormente colpite. Inviati anche contingenti di militari dei battaglioni mobili, per garantire una copertura delle aree colpite per tutti i necessari servizi di vigilanza e supporto alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza: 30 a Ferrara e 20 a Modena. Ad essi si aggiungono 2 unità cinofile che supporteranno le squadre di soccorso.

Ore 10,38
Sono in corso le ricognizioni tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per verificare la completa integrità delle infrastrutture lungo le linee che attraversano le aree colpite. Al termine di queste operazioni, immediatamente avviate questa notte, se i previsti accertamenti non evidenzieranno conseguenze tali da imporre ulteriori stop, sarà riattivata la circolazione ferroviaria. Tra le 6 e le 7.15 sono state già riattivate le linee e tratte Milano-Venezia, Verona - Brennero, Verona - Poggio Rusco, Piacenza -Parma, Bologna - Prato, Padova - Occhiobello.
Quel che resta del castello di Finale Emilia (foto da Twitter)
Quel che resta del castello di Finale Emilia (foto da Twitter)

Ore 10.19 – Bimba salva, l'allarme parte da New York
"Mio figlio, a New York, era su Internet e ha letto del terremoto che ha colpito la Pianura Padana e in particolare la sua zona d'origine. È riuscito a parlare con noi, che invece non riuscivamo a telefonare ai soccorritori per problemi di linea. Dall'America lui è riuscito, e così i vigili del fuoco hanno salvato la piccola Vittoria". Adriano Ziosi, 64 anni, decoratore in pensione, ha raccontato racconta all'Ansa come il figlio Marcello, 34, ricercatore alla Columbia University, ha lanciato un Sos dall'altra parte dell'oceano. "È là da due anni – spiega – si occupa di studi molecolari, di tumori al cervello. Appena ha saputo del sisma, allarmato ci ha chiamati. E così i soccorsi li ha potuti allertare lui". La famiglia Ziosi abita nella villetta adiacente alla casa di Vittoria Vultaggio. La loro è rimasta illesa, crolli di suppellettili a parte, quella della bimba è rimasta devastata dal crollo della torretta secentesca che ne fa parte, di recente ristrutturata in profondità, ma che non ha retto alla fortissima scossa della notte

Ore 10 - Modena, chiusa la Ghirlandina
Chiusa per precauzione a Modena la Ghirlandina. Controlli in tutti gli edifici pubblici: scuole, stadio, uffici, ospedali. Chiuso il Tempo, sotto osservazione l'ex ospedale Sant'Agostino per la caduta di alcuni calcinacci. Chiusa anche via San Carlo per una croce che rischia di crollare. L'assessore Antonino Marino: niente danni rilevanti in città. All'ospedale di Baggiovara decine di feriti da tutta la provincia.
Il retro della canonica di San Felice sul Panaro. Un'auto sotto le macerie (foto da Twitter)
Il retro della canonica di San Felice sul Panaro. Un'auto sotto le macerie (foto da Twitter)

Arriva il prefetto Gabrielli: la macchina dei soccorsi
Arriva a Modena il prefetto Gabrielli, capo della protezione civile. Alle 12 in Prefettura a Modena la prima riunione con le autorità, poi raggiungerà Finale Emilia. L'assessore provinciale Stefano Vaccari informa: "In corso di allestimento i punti accoglienza e ristoro a Finale San Felice e Mirandola. Gia operativi a Camposanto e Medolla".

Ore 9,20 - Bimba salvata dalle macerie a Finale. La madre: "Un miracolo"
Una bambina di 5 anni è stata salvata a Finale Emilia. Era rimasta bloccata sotto le macerie.  A salvarla una telefonata al 113 di Roma di un medico italiano che vive a New York, allertato da un'amica modenese. Da Roma la segnalazione è arrivata a Modena. La macchina dei soccorsi si è messa in moto immediatamente: a trovare e salvare la minore i vigili del fuoco e gli agenti della Questura. Ora è in ospedale a Carpi per essere visitata: sta bene.
Macerie a Finale Emilia (foto da Twitter)
Macerie a Finale Emilia (foto da Twitter)
La madre, raggiunta al telefono da SkyTg24, ha raccontato: "La torre del 1300 è crollata proprio contro la nostra casa, travolgendo la camera di mia figlia. E' viva grazie a una antica trave, che ha retto. Ora siamo in pediatria a Carpi e sta bene. Un miracolo. E' rimasta due ore sotto le macerie. Grazie a tutti, ai vicini, ai vigili del fuoco e alla polizia, che l'hanno tirata fuori. Tutti si sono mobilitati".

Ore 9,18 - Nessun danno a Sassuolo. La Protezione Civile cerca volontari
Nessun danno né feriti a Sassuolo, scrive il sindaco Luca Caselli su Twitter. Sempre su Twitter l'appello della Protezione Civile di Campogalliano: "I volontari qualificati disponibili a turni pro terremotati contattino Piccinini per comunicare disponibilità e modalità". Il numero unico per l'assistenza e i soccorsi è             059 200200      .
La Rocca di Finale Emilia sembra bombardata (foto da Twitter)
La Rocca di Finale Emilia sembra bombardata (foto da Twitter)

Ore 9,15 - Chiese e scuole chiuse, pronti 1500 posti letto
Così l'assessore provinciale alla protezione civile Stefano Vaccari in diretta ai microfoni di SkyTg24: "Abbiamo registrato qualche decina di feriti, tanti danni anche ingenti agli edifici storici, alle chiese e ai monumenti. Finale Emilia è il comune più colpito. Ci stiamo attrezzando. Saranno allestiti circa mille posti letta dalla protezione civile della Provincia e della Regione a Finale, più altre centinaia a San Felice, Camposanto e Mirandola. Chiese e scuole per ora resteranno chiuse. Abbiamo allertato tutti i tecnici e i professionisti della provincia per aiutarci con i sopralluoghi. Occorreranno ore".

Ore 8,30
Riaperto il traffico ferroviario sugli assi Milano-Bologna e Modena-Verona. A Bologna stazione in tilt e ritardi fino a 180 minuti.

Ore 7,30 - I morti
Tre persone sono morte nel Ferrarese: una a Bondeno nel crollo di un capannone industriale, due a Sant'Agostino sotto le macerie di una fabbrica, la ceramica Sant'Agostino. Una donna donna è morta a San Pietro in Casale, nel Bolognese, probabilmente per un malore causato dallo spavento. Un'altra donna, ultracentenaria, è morta per un malore accusato subito dopo la scossa più forte in provincia di Ferrara.
Gravi danni al Municipio di Sant'Agostino (foto da Twitter)
Gravi danni al Municipio di Sant'Agostino (foto da Twitter)

Ore 7,49
Sono almeno 250 gli sfollati a Finale Emilia, dove Provincia, Comune e Protezione Civile stanno allestendo 4 punti di assistenza con 250 posti letto per la prima notte.

Ore 5-7
Sempre a Finale Emilia una persona risulta dispersa sotto le macerie di un casolare.

Vertice in Prefettura per coordinare i soccorsi e fare il primo bilancio dei danni.

L'assessore provinciale Stefano Vaccari su Twitter: Camposanto, il punto di prima accoglienza in fase di allestimento presso piazzale ex Atcm dietro la stazione ferroviaria.

Finale Emilia: punto di prima assistenza al campo sportivo.

San Felice sul Panaro: punto di prima assistenza nei pressi dalla scuola media.
Solo le macerie: quel che resta della torre del castello di Finale Emilia (foto da Twitter)
Solo le macerie: quel che resta della torre del castello di Finale Emilia (foto da Twitter)
A Sant'Agostino il Municipio è sventrato dalle crepe. A Mirandola danni all'ospedale, che è stato evacuato e dove sono stati sospesi i ricoveri. Evacuata anche la casa protetta. A Mirandola buchi e crepe anche nei muri del supermercato Coop Estense. A San Felice è crollata la torre del campanile. Danni agli edifici storici e alle rocche di tutta la Bassa.

A Modena il Comune inizierà alle 8 il controllo di tutti gli edifici pubblici, al momento non si segnalano danni nella città capoluogo.

Il meteo non aiuta: pioggia confermata dal pomeriggio a tutto domani.

A Medolla è crollato il campanile Camurana.

Protezione civile in strada tra la gente: state fuori dalle case fino alle 11.

Twitter è il primo strumento di informazione per i modenesi: subito partita la macchina della solidarietà. La diretta di Modenaonline #terremoto #modena.
Altre macerie a San Felice sul Panaro (foto da Twitter)
Altre macerie a San Felice sul Panaro (foto da Twitter)

Crollata la torre dell'orologio di Poggio Renatico.

Medolla: crepe importanti dentro la chiesa, caduta una statua dal tetto.

Tre morti e due feriti a Bondeno di Ferrara.

Emilia: 20 secondi di terrore Almeno sei morti e 50 feriti ❤

(AGI) - Roma, 20 mag. - E' stato individuato dai vigili del fuoco il cadavere di uno degli operai che stanotte erano al lavoro nella fabbrica "Tecopress" di Dosso di Cento, frazione del comune di sant'Agostino (Ferrara). Al momento della scossa di terremoto. Altri sei operai si trovavano al di fuori del capannone crollato: sono stati loro ad avvertire i soccorritori del fatto che lo sfortunato collega era rimasto intrappolato.
Sul posto sono al lavoro venti specialisti del Saf (il nucleo speleo-alpino-fluviale) con il supporto delle gru. (AGI) E' stata una notte di paura nella pianura padana. Un sisma di magnitudo 5.9, verificatosi alle 4,04 del mattino, ha ucciso quattro persone e ne ha ferite 50. L'epicentro e' stato localizzato a 36 chilometri a nord di Bologna, e a una profondita' di 10 chilometri. La scossa e' durata circa venti secondi ed e' stata seguita da altre di assestamento. La terra ha tremato con forza a Sant'Agostino di Ferrara, dove c'e' stato il crollo di una fabbrica di produzione della ceramica.
Due operai sono morti. Un'altra vittima e' stata registrata a Bondeno, ancora in provincia di Ferrara. Vi sono stati anche almeno due feriti, e danni anche a diverse chiese e campanili.
Poco prima del sisma, un'altra scossa di magnitudo 4.1 era stato avvertito in Lombardia.
 Il capo dipartimento della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, accompagnato dai direttori dell'ufficio gestione delle emergenze, Fabrizio Curcio, e Rischio Sismico, Mauro Dolce, si sta recando sui luoghi colpiti dal forte terremoto delle 4.04.
Dopo un sorvolo dell'area, il capo dipartimento si rechera' nelle prefetture di Ferrara e Modena per stabilire, in stretto raccordo con la regione e le autorita' locali, le eventuali misure da intraprendere. E' inoltre alla firma del presidente del Consiglio dei ministri il decreto che dispone l'attivazione delle strutture del servizio nazionale della Protezione Civile ai sensi dell'art.3 comma 1 del decreto legge 245 del 4/11/2002, convertito con modificazioni nella legge 286 del 27/12/2002. Il coordinamento per l'organizzazione dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione colpita e degli interventi provvisionali necessari e' affidato al Capo Dipartimento. Fin dai momenti immediatamente successivi al sisma, Carabinieri dell'Emilia Romagna effettuano verifiche nelle case isolate nelle Province di Modena e Ferrara; immediatamente a seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito questa Regione e altre Regioni del Nord. Dai vari Comandi Provinciali della Regione Emilia Romagna sono stati attivati i servizi di soccorso e di verifica delle necessita' della popolazione. Due elicotteri stanno sorvolando le Province di Modena e Ferrara allo scopo di verificare situazioni critiche per segnalarle ai Comandi territoriali. Due squadre di soccorso di Carabinieri sono state approntate e inviate a Finale Emilia (MO) e a Cento (FE). Nelle squadre e' presente anche personale sanitario dell'Arma. (AGI) .