Un viaggio da oriente a occidente per la Resort 25 della maison Max Mara, la culla di quello che oggi chiamiamo lusso. Seguendo proprio le orme di Marco Polo, di cui si celebra il 700esimo anniversario dalla scomparsa, Max Mara ripercorre un’ideale via della seta, partendo dalla corte di Kublai Khan, in Mongolia, dove ancora oggi si producono lana di cammello e cashmere. Materiali d’elezione nel guardaroba che vengono declinati in robes de chambre, parka, trench e tabarri dai volumi sontuosi. Si alternano a capospalla accostati ad ampi spolverini, casacche, tailleur e tute dalle silhouette più quotidiane. Nappe e cordoncini donk maxi, pompose maniche svasate e gonne a panier in velluto si affiancano ad abiti sempre in velluto però drappeggiato e asimmetriche con stampe ispirate ai mosaici di San Marco. Una serie di copricapi che si ispirano ai turbanti, realizzati in collaborazione con Stephen Jones, il legame e l’interscambio tra oriente e occidente prende anche forma nelle linee geometriche dei decori, che rievocano archi appuntiti, ogive e traforature ispirate alle logge di Palazzo ducale così come le foglie ornamentali del gotico veneziano che troviamo nei tessuti broccati.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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