James Long ha celebrato un decennio da Iceberg riportando il pubblico ai suoi anni da adolescente e allo spirito del Britpop, intrecciando la tradizione britannica e l'eleganza milanese in una collezione tanto nostalgica quanto attuale. Presentata alla Milano Fashion Week, la sfilata ha incarnato la disinvolta spavalderia degli anni '90 con una colonna sonora incentrata sugli Oasis, culminando nell'inevitabile Champagne Supernova. I look di apertura hanno dato il tono, cappotti impermeabili corti e parka sopra il ginocchio strizzano l'occhio all'uniforme dei fratelli Gallagher, ma vengono reinterpretati con un tocco più pulito, leggermente borghese. Le modelle passeggiano con le braccia incrociate o le sneaker penzoloni dalle mani, un gesto teatrale che sottolinea l'energia disinvolta e anticonformista che permane la collezione. Long ha abbinato questo atteggiamento alla raffinatezza italiana, apportando struttura e una certa disinvoltura sartoriale che impedisce alla nostalgia di scivolare nel territorio del costume. Tra i capii forti, giacche con maniche a coste abbinate a gonne a tubino che bilanciano sobrietà e un tocco giovanile, così come pantaloni ampi con cintura a quadri e gessati abbinati a polo aderenti e giacche corte con colletti oversize. Minigonne con volant spuntano da sotto blazer dal taglio netto, aggiungendo un tocco civettuolo alla collezione. I capi in pelle sono particolarmente in evidenza, un tailleur color cognac dal taglio preciso sottolinea l'abilità di Long nel coniugare praticità e lusso. La palette tenue di marroni, beige e grigi ha caratterizzano la collezione, con occasionali tocchi di rosso per accendere lo sguardo. Gli accessori sono rimasti sobri, consentendo alle silhouette di veicolare la narrazione. Non si è trattato di una collezione massimalista, ma di un atteggiamento discreto e sicuro di sé, che ha collocato Iceberg saldamente nel dibattito su come l'abbigliamento sportivo possa invecchiare con eleganza in un vocabolario più sartoriale. Fondamentalmente, la forza della collezione risiede nella sua capacità di riformulare i tropi del Britpop attraverso una lente milanese, rendendoli rilevanti per il pubblico di oggi senza soccombere alla pura nostalgia. Qualcuno potrebbe sostenere che la sobria storia del colore mancasse di impatto per un anniversario così importante, ma la sua sobrietà è proprio ciò che conferisce agli abiti il loro tocco contemporaneo. Long ha dimostrato che rivisitare il passato non significa rimanervi intrappolati, ma riscriverlo per il presente.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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