venerdì 3 ottobre 2025
Sfilata Spring 26 Schiaparelli ❤️
Il calendario della Paris Fashion Week offre spesso momenti teatrali, ma la presentazione della prêt à porter Spring 26 di Schiaparelli è permeata da un senso più profondo di epoca. Allestita all'interno del Centre Pompidou, poco prima della sua chiusura quinquennale per ristrutturazione, la sfilata trasmette un senso di definitività e di rinnovamento. Daniel Roseberry ha trasformato il peso di quel contesto in ispirazione, attingendo alla sua lunga passione per la scultura moderna e ridefinendo il significato del prêt à porter per la maison. I look di apertura hanno dato il tono: tailleur con gonna e imbottitura intenzionalmente spostata, la consueta silhouette potente sovvertita in qualcosa di eccentrico ma deliberato. Maglioni in maglia a coste increspati da volant esagerati, mentre gli abiti hanno introdotto un tocco giocoso attraverso ritagli in pizzo sangallo. Persino la gonna a tubino, un capo apparentemente semplice, ha preso vita con una vita asimmetrica, trasformando la convenzionale eleganza in un gioco di proporzioni ed esposizione. Questi dettagli hanno sottolineato l'intento di Roseberry di spingere il prêt à porter oltre la mera praticità, sconfinando nel territorio dell'arte. Il taglio sbieco è emerso come un esperimento centrale. A lungo dominio della maestria tecnica della couture, qui ha plasmato abiti che si curvano con precisione, abbracciando al contempo imperfezioni deliberate. La stilista ha ripreso il dialogo surrealista di Elsa Schiaparelli con Salvador Dalí attraverso abiti tagliati con strappi intenzionali, non più illusioni dipinte ma veri e propri vuoti scavati nel jersey, nella mussolina e nella rete di cristallo. I risultati hanno bilanciato fragilità e audacia, raggiungendo una tensione tra omaggio e innovazione. Roseberry si è anche ispirata alla tradizione della maison di provocazione surreale. Un abito apparentemente realizzato in pelliccia si è rivelato composto da migliaia di pennelli, sfumando il confine tra capo e oggetto. Una maglia aderente ha delineato le forme femminili con una chiarezza quasi anatomica, mentre gioielli LED luminosi a forma di lampade di sale hanno aggiunto una punteggiatura futuristica. Queste scelte hanno dimostrato la volontà della maison di corteggiare l'inquietante, garantendo che il DNA surrealista della maison continui a pulsare in un contesto più contemporaneo. Ciò che ha distinto questa collezione non è stata semplicemente la sua eccentricità, ma la sua convinzione. Roseberry si è rifiutata di diluire il prêt à porter, posizionandolo invece come un ambito in cui l'audacia e l'arguzia della couture possono prosperare. La collezione non ha avuto un successo uniforme a volte la sovrapposizione di gesti teatrali rischia di mettere in ombra la vestibilità, ma l'impressione generale è stata quella di uno stilista intenzionato a offrire alla sua clientela un motivo per meravigliarsi. Nella cornice carica di tensione del Pompidou, Schiaparelli ha presentato una stagione che ha fuso spettacolo e sostanza, riaffermando la capacità della maison di sorprendere mantenendo al contempo la sua eredità surrealista.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
#Spring26 #Schiaparelli #moda #outfit #look #fashion #fashionstyle #style #fashionista #trendy #tendenza #glam #glamour #musthave
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)














































Nessun commento:
Posta un commento