La sfilata Spring 26 di Anna Sui alla New York Fashion Week SS26 si è dispiegata come un caldo e nostalgico retaggio del boudoir bohémien e del romanticismo dell'era del deserto, evocando la Taos dell'esilio di D.H. Lawrence e la successiva estetica Mud Palace influenzata da Hollywood associata a Dennis Hopper. La collezione ha tradotto quei riferimenti letterari e cinematografici in capi vissuti e amorevolmente stratificati, sottovesti bordate di pizzo, vestaglie simili a vestaglie e palette pastello da lingerie che tendono alla nonchalance piuttosto che a un'esplicita sensualità. I tessuti sono tattili e familiari, cotoni traforati, morbidi rasi, maglie traforate e pizzi simili a tovaglie ognuno trattato con una sensibilità casual da negozio dell'usato che tuttavia rivela un'attenta costruzione a un esame più attento. Le silhouette privilegiano una disinvoltura rilassata rispetto alla precisione sartoriale. Babydoll e canotte sono indossati sopra i pantaloni o stratificati sotto ampie sottovesti, creando un collage deliberato di orli e texture. Top a canotta a quadri abbinati a babydoll con occhielli sopra pantaloni a righe esemplificano l'approccio giocoso della sfilata alle proporzioni e al mix di motivi; pigiami in pizzo coordinati sotto sottovesti e cardigan leggeri rafforzano la narrazione dalla camera da letto alla strada. Scollature e orli tendono verso delicate smerlature e morbidi volant piuttosto che bordi netti, mentre maniche a vestaglia e vita arricciata introducono un'atmosfera domestica vintage che risulta al tempo stesso confortevole ed espressiva. Le scelte cromatiche si concentrano su toni tenui della lingerie rosa pallido, grigio tortora, crema al burro e acquamarina, punteggiati occasionalmente da note più sature come accenti ispirati all'ombretto blu elettrico e plaid più profondi. Le stampe sono ready made e retrò: piccoli fiori, quadretti vichy e paisley consumati appariscono accanto a motivi pittorici che suggeriscono tessuti sbiaditi riscoperti in un mercatino delle pulci. Le decorazioni sono estrose e tattili bordi all'uncinetto, nastri e pizzi a strati usati meno come ornamenti vistosi e più come dettagli superficiali onesti che invitano al tocco. Texture e sovrapposizioni sono state le linee guida più forti della collezione. Rasi leggeri scivolano sotto sovrapposizioni di occhielli; maglie traforate addolciscono le forme squadrate; e bordi con frange o arricciature che animano il movimento. L'effetto generale è di un massimalismo disinvolto: look che sembrano assemblati a partire dai capi preferiti, piuttosto che dichiarazioni rigorosamente composte. La collezione Spring 26 di Anna Sui ha presentato un guardaroba pensato per il gioco e il piacere nostalgico, capi che privilegiano la sovrapposizione, le texture e il bricolage personale rispetto a un modernismo raffinato. La collezione è un invito a mescolare cimeli di famiglia con nuove scoperte, a lasciarsi andare a una romantica domesticità con un tocco di ironia e a privilegiare fascino e personalità anziché un'uniformità raffinata.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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