Missoni ha messo in scena la sua sfilata Spring 26 con un tocco di gioco, trasformando la passerella in un preludio al mare. Ogni ospite ha trovato un telo da mare steso sulla propria sedia, un arguto omaggio non solo al cielo di Milano inzuppato di pioggia di quella mattina, ma anche allo spirito dalla scrivania alla sdraio che Alberto Caliri aveva immaginato per la collezione. Il gesto ha preannunciato una sfilata in cui praticità ed evasione si sono mescolate, mentre Missoni esplora il suo rapporto di lunga data con il beachwear attraverso una lente lifestyle. Caliri ha ancorato le sue silhouette a basi abbreviate: slip bikini, shorts con orlo arrotolato e minigonne plissettate hanno costituito una base giovanile su cui sono stati sovrapposti top a vita alta con paillettes, blouson testurizzati e cardigan ampi. Questo approccio con le gambe in avanti ha iniettato un'aria di leggerezza e movimento, sebbene a volte rischiasse di ripetersi. Tuttavia, quando sono stati introdotti trench corti, giacche militari eleganti e blazer gessati sottili, la sartorialità ha aggiunto una gradita tensione ai codici disinvolti e ispirati al resort di Missoni. Come sempre, sono stati gli zigzag cromatici e i motivi a zig zag della casa, qui rifratti da paillettes e finiture metalliche, a catturare l'attenzione. Gli accessori emergono come un nuovo punto di ambizione. Le modelle indossano più borse contemporaneamente: borse con patta trapuntate con manici a catena e stampe distintive, tote oversize abbastanza capienti da contenere asciugamani, secchielli in suede tattile e cartelle compatte. L'abbondanza rasenta il teatrale, ma in un modo che enfatizza abilmente la varietà e la gamma commerciale. La loro coerenza con gli abiti suggerisce l'intenzione di Caliri di rafforzare la presenza di Missoni nel mercato degli accessori, a lungo oscurato dalla maglieria. La collaborazione di Caliri con il brand, iniziata nel 1998 e declinata in tessuti, articoli per la casa e maglieria, si è manifestata nella gestione sicura dell'interazione tra i materiali. Le paillettes brillano senza sopraffare, la maglieria conserva la sua tattilità e la sovrapposizione risulta spontanea ma attentamente orchestrata. Il risultato è stata una collezione che irradia ottimismo, invitando il pubblico a immaginare un orizzonte oltre il cielo grigio di Milano. Se c'era un difetto, sta nell'affidarsi ai classici tratti distintivi della maison Missoni, senza spingere il linguaggio in territori completamente nuovi. Eppure, l'approccio misurato di Caliri ha anche garantito l'accessibilità della collezione, trovando un equilibrio tra tradizione e rilevanza lifestyle. Nel plasmare Missoni come qualcosa di più di un semplice guardaroba, presentandolo come un'esperienza a tutto tondo, Caliri ha dimostrato di poter trasformare un asciugamano su una sedia in una promessa di un momento d'oro.
Un Bacio Fatato
Vi aspetto al mio prossimo piccolo incantesimo
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